La trattativa tra il Vicenza e gli “svizzeri” resta sempre coperta dal silenzio più assoluto, ma avevamo già anticipato che la fine di maggio rappresentava una data fondamentale per le sorti della trattativa. In questi giorni le parti si sono confrontate più volte, e le ultime indiscrezioni raccolte portano tutte nella direzione di passi avanti verso un’intesa. C’è chi addirittura parla di accordo raggiunto, con gli “svizzeri” che adesso si sarebbero presi dieci giorni di tempo per mettere nero su bianco e concludere l’accordo. Tanto per essere chiari e non illudere nessuno, situazioni e circostanze che a Vicenza si sono già vissute per cui è opportuno tenere i piedi ben piantati per terra ed attendere che il tutto sia meno nebuloso e che siano resi noti almeno nomi e programmi dei nuovi potenziali acquirenti. Di loro si sa poco o niente, ma qualche indiscrezione nelle ultime ore è filtrata tanto che pare ormai certo che dietro agli “svizzeri” ci sia un “fondo” che è interessato ad investire nel mondo del calcio. Perché  Vicenza è la prima domanda che viene spontanea, ma l’idea non è certo fuori dal tempo considerato che in Italia sta per approdare il fondo Doyen Sports (indiziato anche per Vicenza), pronto a spendere 200 milioni sotto forma di prestiti alle società di calcio italiane per le operazioni di mercato, correlati alle plusvalenze sulle vendite future dei calciatori oggetto dell’investimento. Lo scopo è quello di rendere le società sportive maggiormente competitive, ma soprattutto quello di andare a guadagnare sui contratti di acquisto e cessione dei giocatori, e la costruzione di un nuovo stadio di proprietà. Cosa che di fatto sta accadendo a Cagliari dove una decina di facoltosi imprenditori impegnati nei grandi Fondi finanziari USA stanno per acquistare la società sarda con l’impegno di costruire un nuovo stadio oppure ristrutturare il vecchio Sant’Elia. Un po’ quello che a Vicenza chiedono gli “svizzeri” a rappresentanza del fondo che sta pensando di acquistare il Vicenza. Da via Schio nulla trapela, anche se i bene informati precisano che la trattativa procede secondo i programmi dell’advisor Ippolito Gallovich e che, come detto, entro una decina di giorni ( 5 o 6 giugno) la contro parte dirà sì oppure no. Nessuna si faccia illusioni, di sicuro se ci sarà la fumata bianca saranno tante le cose da chiarire: dai nomi degli eventuali nuovi proprietari, alle competenze sportive, perché la scelta è caduta su Vicenza, all’organigramma dirigenziale (resterà, come pare, l’attuale?), oltre ai programmi per rilanciare il Vicenza. Insomma alla fumata bianca manca ancora parecchio, e non è (ahinoi ….) da escludere che il finale lasci i tifosi del Vicenza con il solito pugno di mosche in mano