Si dovrà attendere domani per conoscere la sentenza del Tribunale Federale riguardo il contenzioso tra la Lega Pro e il Vicenza calcio affiancato dalla serie B. Come è noto i vertici della Lega Pro hanno chiesto alla società biancorossa circa 774 mila euro, a fronte della norma che stabilisce che nel caso si sia promossi in serie B scatta un contributo di mutualità di circa 516 mila euro per chi ha vinto il campionato, e di circa 774 mila euro per la seconda che ha conquistato la promozione ai play off. E il Vicenza che è stato ripescato in serie B, cosa c’entra? In effetti a consultare il regolamento la richiesta parrebbe assurda, ma il 5 giugno scorso la Lega di B e il Vicenza hanno ricevuto la notifica del ricorso che è stato discusso oggi a Roma. Per il Vicenza presente l’avvocato, nonché presidente della società berica, Gian Luigi Polato, e il collega Massimo Diana. Il Vicenza ha ribadito il fatto che è stato ripescato in serie B e dunque ammesso a disputare il campionato cadetto nel 2014-15 non a fronte di un piazzamento, ma solo in quanto vincitore di una procedura extra sportiva che ha preso il via dal fallimento del Siena e dal ricorso del Novara. Se la tesi del Vicenza, e della serie B, sarà accolta lo si saprà probabilmente domani, quando il Tribunale Federale comunicherà la decisione sul caso, risposta che stavolta sarà definitiva, in quanto non appellabile.
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