La conferenza stampa di mister Diana alla vigilia di L.R. Vicenza – Renate:
Veniamo da una partita che non ha convinto del tutto, dove possiamo migliorare?
“E’ chiaro che il risultato non è stato quello che volevamo. Come a Verona l’atteggiamento dopo il gol subito è stato lo stesso, questa volta siamo riusciti a trovare il pertugio per trovare il pareggio che avrebbe dato risalto ad una partita che era abbordabile. Siamo partiti male con un errore che ci è costato tanto. Bisogna essere chiari: di errori se ne faranno tanti altri. Non siamo una schiacciasassi ma una buonissima squadra che se continua con l’atteggiamento giusto farà fatica a perdere tante partite. Bisogna essere onesti con i tifosi che sono venuti a Vercelli, abbiamo fatto il massimo. Bisogna essere bravi a rimettersi in carreggiata”.
Nell’attacco alla porta si è visto l’ultimo passaggio sbagliato, l’attimo perso per il tiro e tante palle rimpallate
“Noi cerchiamo di fare il possibile per portare la squadra negli ultimi 25 metri dove poi ci vuole quella capacità. Ci stiamo lavorando forse nelle caratteristiche dei nostri attaccanti non c’è prettamente quella cosa ma la dobbiamo mettere dentro e limitare gli errori. Siamo arrabbiati il giusto consapevoli che adesso è un momento di grande prevedibilità di tutti”.
E’ un po’ su questo che hai preparato la partita di domani?
“Dobbiamo andare avanti per la nostra strada consapevoli che ci saranno ancora questi tipi di partite. Il campionato è fatto di momenti dove ti può andare bene e dove non ti può andare bene. Bisogna saperli affrontare e superare”.
L’errore di Ronaldo quando influisce sui giocatori e sulle tue scelte future ?
“Un minuto prima l’errore lo ha fatto Ferrari che quasi ci fa subire un contropiede. Poi lo ha fatto Ronaldo e la partita gli è diventata un po’ più difficile. Non l’ho voluto togliere perché può trovare la giocata in qualsiasi momento e tirare in porta. Nel primo tempo siamo stati sottotono tutti. Non bisogna fare la forzatura di cambiare. Io lavoro sulle partite e domani metterò in campo chi servirà per questa partita. Il Renate, a cui sono molto legato, storicamente è difficile da affrontare. Giocherà chi mi dà garanzie”.
Come sta Ferrari ?
“Ferrari non sta benissimo però si è allenato, Della Morte ha la febbre e Rossi è fuori per un risentimento. Non importa giocherà qualcun altro”.
Che tipi di errori non vuoi vedere ?
“L’atteggiamento è fondamentale perché dobbiamo ricordarci che giochiamo davanti a 6000 persone. Il risultato spesso è condizionato da tanti episodi”.
A Renate sono stati tre anni importanti per te
“Mi lega alla proprietà, al Presidente, a Massimo Crippa e Oscar Crippa che mi ha voluto. E’ stata una tappa fondamentale della mia carriera, ho trovato una famiglia e gli sarò sempre riconoscente. Non mi dimenticherò mai la frase del presidente Fico che mi disse: “Sappi che quando vuoi qui c’è sempre un posto per te“. Voglio che sappiano che se un giorno arriverò ad allenare a livelli più alti lo devo a loro”.
De Col non lo vedi affaticato ?
“Sì a lui chiedo sempre di più, per la sua struttura può fare molto di più e ha un motore che potrebbe giocare dieci partite consecutive. Stiamo lavorando su Talarico, Valietti mi sta dando ottime risposte, adesso cominciamo con le rotazioni”.
Si incontrano le due migliori difese del campionato, sembrerebbe indirizzare verso uno 0-0 cosa si può fare per evitarlo ?
“Loro nelle ultime partite hanno cambiato modulo quindi ci siamo preparati ad entrambe le situazioni. Cercare di fare meno errori a livello tecnico e tattico”.
Cosa ne pensi del caso calcio scommesse ?
“Stiamo seguendo anche noi le varie vicende, c’è un comportamento sbagliato tipico dei giovani italiani. Credo sia una pagina nera perché poi quando entra in un ritiro della Nazionale italiana, il tutto diventa a livello nazionale. Noi siamo bravissimi nel fare diventare una serie tv qualsiasi cosa. Dobbiamo andare dritti sul problema perché la ludopatia è una patologia. Mi auguro trovino i responsabili e che paghino”.
Questo ruolo di essere i primi della classe ti dà fastidio ?
“No assolutamente. Sono abbastanza egocentrico. Lo sappiamo che è cosi e anche per me negli ultimi anni è stato cosi. Ai ragazzi ho detto che devono volere il compagno più forte che c’è. I leader vogliono stare con i leader, i giocatori forti devono confrontarsi con i giocatori forti. Lo dobbiamo dimostrare ogni domenica”.