Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Ippolito Gallovich in merito all’articolo di oggi del Giornale di Vicenza:
Quale “Advisor” incaricato di seguire una possibile cessione del pacchetto azionario di controllo del Vicenza Calcio S.p.A., avendo preso visione dell’articolo apparso oggi su “Il Giornale di Vicenza” a firma di Giancarlo Tamiozzo e dal titolo “Offerta respinta ma vorremmo sederci a un tavolo”, recante un’intervista al signor Giulio Di Palma, chiedo cortesemente che sia resa pubblica, per il Vostro tramite, la seguente
NOTA
In relazione al motivo che ha spinto il signor Giulio Di Palma a rilasciare l’intervista mi astengo da ogni commento, perché lo ritengo fin troppo evidente.
In merito al contenuto della stessa, invece, non posso esimermi dal replicare.
Lo faccio non perché chiamato direttamente in causa, ma solo per la doverosa chiarezza di informativa che meritano tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti del Vicenza Calcio.
La “Offerta” di acquisto, presentatami dai signori Pietro Magaddino e Giulio Di Palma per conto di imprecisati Soggetti, non reca “l’importo di vari milioni”.
Entrambi si sono sempre rifiutati, nonostante le mie reiterate richieste, di esternare i nominativi dei potenziali Acquirenti.
Avrei preferito, infatti, sedermi subito al tavolo con questi ultimi e trattare direttamente con loro, non fosse altro per conoscere le Persone a cui, in caso di conclusione dell’operazione, sarebbe stata affidata la Società.
Nell’incontro avuto presso il mio Studio ho chiesto ai signori Magaddino e Di Palma, ma senza ottenere risposta alcuna, di indicarmi – quantomeno a grandi linee – le intenzioni ed i programmi che gli Acquirenti avevano in relazione alla prosecuzione del Campionato ed all’imminente “Mercato” di gennaio.
Nell’occasione ho precisato loro che ero disponibile ad esibire tutti i dati ed i documenti, necessari per ogni ulteriore valutazione sull’attuale situazione del Vicenza Calcio, a condizione che sottoscrivessero il patto di riservatezza da me appositamente predisposto.
Tale firma, purtroppo, mi è stata negata da entrambi.
Oggi leggo che, secondo il signor Di Palma, “E’ incredibile che non ci si possa sedere attorno ad un tavolo per parlare. Una proposta può essere discussa, limata, adattata. Ma perché neanche ci si mette a parlare? Perché non si prova a concretizzare davvero? A questo punto, a mio parere, due sono le ipotesi. O che la proprietà non voglia vendere, ma a questo non voglio neanche pensare, o che gli azionisti non conoscano la reale entità della proposta … ora l’auspicio è che la proprietà dia un segnale”.
Al di là del fatto che quest’ultima è assolutamente intenzionata a cedere l’intero pacchetto azionario e che il sottoscritto l’ha sempre e tempestivamente tenuta aggiornata sull’evolversi di ogni proposta, compresa l’offerta in questione, le porte del mio Studio sono sempre aperte a tutti coloro che fossero seriamente interessati ad acquistare il Vicenza Calcio.
Questi “Ignoti” Offerenti, quindi, si facciano avanti con i loro “vari milioni” e così vedranno che la trattativa potrà realmente avviarsi e, perché no, felicemente concludersi.
E’ giunta l’ora, per evitare il ripetersi di precedenti situazioni, che qualunque “Mandatario” – che si professi “Ambasciatore” di potenziali Acquirenti del Vicenza Calcio – sostituisca le interviste giornalistiche con i fatti concreti.
Su una cosa, però, sono d’accordo con il signor Di Palma che ai “Vicentini non si possono dire bugie”.
Per quanto concerne invece la parte dell’intervista riguardante il Centro Tecnico di Isola, non avendo preso parte alla vicenda, non ho elementi per replicare.
Ringrazio per l’ospitalità.
Pordenone, 29 dicembre 2013
Ippolito Gallovich
I soliti…
Solita gestione con risorse disponibili 0 euro ,riduzione dipendenti,centro Morosini come fonte di reddito?? affittato a ore per le partite “tra di noi”dopo il lavoro,e lo stadio sistemato o rattoppato con i pochi soldi pubblici , e affitto qualche locale disponibile…..