Di salvezze a Vicenza lui se ne intende perché nelle stagioni disputate, in serie B, in maglia biancorossa (2006/07 e 2009/10) l’obbiettivo era forzatamente sempre quello. Nel 2007 poi, a Crotone, mise a segno la rete che valse vittoria e salvezza all’ultima giornata. Parliamo dell’ex centrocampista biancorosso Gabriele Paonessa, intervistato oggi sul Corriere del Veneto a firma Luisa Nicoli. Intervista di cui pubblichiamo qui un riassunto:
I ricordi in biancorosso
Che ricordi, il primo anno con Gregucci ero giovane. Era una bella squadra, c’erano Rigoni e Padoin. Annata bellissima, io volevo rimanere ma il cartellino era del Bologna e il presidente Cazzola non volle cedermi. Peccato, avrei continuato il mio percorso di crescita. Mister Gregucci sapeva trasmetterci una grande carica e tirare fuori il meglio da noi. A Crotone segnai grazie ad un rinvio sbagliato del portiere, fermato anche dal gran vento. Tirai senza troppa forza ma inquadrando la porta e fu un gol che valse una intera stagione.
Poi sono tornato con Maran, venivo da un infortunio grave al ginocchio ma ricordo con piacere entrambe le annate.
Sulla attuale società e sul campionato in corso
Quando ho visto che la società è passata ai Rosso ho pensato: solido è solido, economicamente sta bene. Adesso è in una situazione difficile, nessuno poteva aspettarselo. La scorsa stagione è arrivata una salvezza tranquilla. In questa è mancato il salto ulteriore anche se ci sarebbero le potenzialità per farlo sia dal punto di vista economico che della tifoseria. Se la squadra è in quella posizione sicuramente ha delle lacune ma ora bisogna cercare di salvare il salvabile. Sono momenti in cui oltre all’aspetto fisico, subentra la paura e ogni pallone pesa tanto. Dopo la vittoria con l’Ascoli, servirebbero una serie di risultati utili consecutivi in modo da trovare fiducia. I giocatori che hanno “i colpi” poi ci sono.
Sulla voltata playout
Il Cosenza è una squadra che alterna buone partite ad altre peggiori. Tra Cosenza, Alessandria e Vicenza penso che i biancorossi siano la squadra che, se arriva ai playout, abbia le maggiori possibilità di salvarsi
Sulla curva biancorossa:
Non ho visto da nessuna parte lo stesso amore per la squadra. Ai ragazzi della curva posso dire di restare sempre vicino alla squadra, anche se capisco la rabbia per questa annata fallimentare ma a volte i calciatori entrano in un vortice da cui è difficile uscire. Se c’è da fischiare i tifosi lo faranno alla fine ma sono sicuro che continueranno a tifare con spirito positivo. Personalmente mi è rimasto nel cuore il gol segnato in biancorosso contro la Juve: io che mi arrampico sulle reti sotto la Curva Sud. Tifosi fantastici, li saluto con affetto!