Contini 6,5 – Stavolta non deve fare miracoli ma la sua prestazione è attenta e precisa. La parata più importante la compie nel recupero, poco secondi dopo che la traversa l’aveva aiutato sul tiro di Deli
Bruscagin 6 – Prende un cartellino giallo dopo pochi minuti che lo condiziona nel confronto con Cambiaghi. Brocchi decide di non rischiare di rimanere in dieci e lo toglie nell’intervallo (dal 46′ Cappelletti 5.5 – Torna dopo l’infortunio e dimostra chiaramente di non essere ancora pronto palesando evidenti difficoltà. Meriterebbe un voto più basso, ma il giudizio tiene conto del fatto che si è messo a disposizione considerando che lui per primo sa che non aveva ancora la condizione per rendere al meglio)
Brosco 6 – Azzera Candellone e concede pochissimo a Di Serio. Di testa respinge tutto quello che passa dalle sue parti confermando di essere in crescita di rendimento
De Maio 6 – Contro un Pordenone “spuntato” trascorre un pomeriggio senza particolari problemi. Realizzerebbe anche la rete del 2-0 se non fosse che la VAR vede un piede oltre la linea del fuorigioco e gli toglie la gioia del gol
Crecco 6 – Si guadagna la “pagnotta” coprendo la sua zona e proponendosi in avanti anche se raramente riesce a creare pericoli per la difesa avversaria. Deve uscire dal campo a causa di un duro contrasto falloso che ferma una sua azione in contropiede (dal 94′ Padella s.v. – Si piazza a sinistra della linea difensiva a difesa della vittoria)
Cavion 6.5 – Si prende carico di comandare il gioco e nel primo tempo la sua prova è senza dubbio più che positiva. Soffre nella ripresa quando la squadra smette di giocare e si deve limitare a contrastare e a rincorrere gli avversari. Contesto che non è nelle sue caratteristiche ma che svolge con grande volontà, lottando su ogni un pallone
Bikel 6 – Vicino a Cavion si occupa del lavoro di copertura con discreti risultati. La sua partita si complica quando commette fallo su Mensah beccandosi un cartellino giallo ed accusando anche una forte contusione che non gli ha consentito di rientrare in campo nella ripresa (dal 46′ Zonta 6 – Mette in campo grinta e determinazione anche se perde qualche pallone di troppo e non è sempre preciso nella misura dei passaggi. Alla fine si guadagna una sufficienza stiracchiata)
Dalmonte 5 – Ha sulla testa la palla del 2-0 ma Perisan gli nega il gol respingendo sulla linea la sua conclusione. La sua partita di fatto finisce qui perchè nel “taccuino” non lo si trova più, e nella ripresa quasi scompare dal campo
Da Cruz 6.5 – Mezzo voto in più per il gol di pregevole fattura che vale i tre punti. Nel primo tempo ha sul destro anche un altro buon pallone che calcia sul fondo. Nella ripresa cerca di essere utile nel gestire palla in avanti e nel rincorrere gli avversari pur con risultati modesti
Giacomelli 6 – Attacca e difende con la solita generosità riuscendo sempre a proporsi e ad allargare la manovra. Nella ripresa prova un paio di conclusioni da fuori e quando Brocchi lo toglie (perchè non Dalmonte?) sembrava avesse ancora benzina nelle gambe (dal 63′ Ranocchia s.v. – Sfortunatissimo, gioca solo quattro minuti e poi deve uscire – dal 67′ Mancini 6 – Entra lottando su ogni pallone, mette in campo la voglia che serviva in un momento delicato del match)
Teodorczyk 5 – Conferma di essere lontano da una condizione accettabile. Non impegna mai la difesa avversaria, e anche quando, nella ripresa, dovrebbe tenere alta la squadra difendendo palla, il suo apporto è poca cosa
Brocchi 6 – Contro il Pordenone contava solo vincere e i tre punti sono arrivati. Premesso questo, passando all’analisi della gara è lampante come dopo un primo tempo accettabile sia seguita una ripresa preoccupante. La gestione del vantaggio è stata precaria, lasciando sempre più campo ad un Pordenone modestissimo che nel finale ha creato le occasioni per centrare un pareggio che non avrebbe demeritato. Resta da capire se la vittoria possa dare forza e convinzione ad una squadra che sta disperatamente cercando di tenersi agganciata alla coppia Cosenza ed Alessandria, e la gara di mercoledì prossimo a Reggio Calabria dirà molto sullo stato di salute, sportivamente parlando, del suo gruppo. Di sicuro per tornare a Vicenza con un risultato positivo servirà una prestazione molto diversa da quella “ansiosa” e rinunciataria della ripresa.