Buonasera Mister. Quanto pesa il rigore sbagliato da Da Cruz? È lui il rigorista?
“Stasera era lui il rigorista. Capita. Purtroppo, è andata male. Lui è un rigorista molto bravo. Peccato perché logicamente sarebbe stata tutta un’altra partita. In questo periodo abbiamo bisogno di vincere e sto vedendo uno spirito importante da parte della squadra, stanno mettendo tutto quello che sto chiedendo. Faccio anche fatica a parlare perché è come se avessi giocato anche io, stiamo mettendo tutto quello che abbiamo dentro. È un periodo in cui si sta dicendo poco delle grandi difficoltà che abbiamo a livello numerico, di giocatori. La Cremonese questa sera ha potuto cambiare diversi giocatori, anche a gara in corso, mentre noi siamo corti, siamo tirati, abbiamo diverse problematiche a cui si aggiunge anche l’espulsione stupida di Davide che mi fa arrabbiare. Vedere i miei ragazzi che comunque combattono in questo modo mi rende felice perché vuol dire che sto riuscendo a trasmettere loro quella tenacia che ci vuole per arrivare ad un obiettivo.”
Grande prova di Contini che è stato protagonista nel secondo tempo. Ci sono carenze a livello singolo o difensivo?
“Il portiere è in porta per fare quello. Le occasioni che hanno avuto loro sono state eclatanti tanto quanto quella di Ranocchia. La differenza è che loro hanno colpito bene e Contini ha fatto la parata, mentre Ranocchia ha colpito male e non abbiamo dato la possibilità a Carnesecchi di fare una parata o goal.”
Come giudica la prova di Sandon?
“È stata una prova positiva. È un ragazzo giovane ed è normale che a volte abbia delle piccole lacune. Sono molto contento della sua prestazione.”
Quattro partite, quattro punti. Questo mini filotto di risultati positivi che messaggio può dare ai tifosi e a tutto l’ambiente?
“I tifosi dicono una grande verità. Dobbiamo stare zitti, non dobbiamo dire niente. Solo lavorare, impegnarci, onorare la maglia. Penso che in questo momento ci possano mancare i due punti col Cosenza. Il punto di Pisa e il punto di Cremona devono essere considerati importanti, che ci ripagano di quelli persi.”
Col Pordenone che tipo di formazione ha a disposizione dal punto di vista fisico?
“È da un mese che faccio l’allenatore in campo, ma lo faccio meno nelle scelte. Le scelte di formazione vengono fatte in base ai giocatori che stanno meglio, a quelli che mi possono garantire una partita e di conseguenza decido anche il sistema di gioco da utilizzare. Mi piacerebbe avere la possibilità di scegliere i giocatori e il sistema di gioco indistintamente dalle condizioni fisiche ma in questo momento non è possibile. Questi punti, secondo me, hanno ancora più valore perché all’esterno non si sanno a pieno le difficoltà che abbiamo nel mettere in campo la squadra. Matteo Bruscagin, per esempio, ha avuto delle difficoltà ed è stato anche attaccato. Lui è un ragazzo meraviglioso e sta dando l’anima per il Vicenza, sta lottando ogni partita. A volte può succedere avere qualche difficoltà, è umano. Lo spirito che mette e l’amore per la maglia che indossa è meraviglioso.”
L’acquisto di Maggio è più da campo o da spogliatoio?
“Tutte e due. È un acquisto che va in tutte e due le direzioni. È un ragazzo meraviglioso, di Vicenza, che ha un qualcosa di forte nei confronti della città, della maglia. Può sicuramente portare un qualcosa di positivo nello spogliatoio. In questo momento sapevamo di essere carenti in quel ruolo, a livello numerico, e la speranza è quella che lui possa essere disponibile entro 2/3 partite per poterci garantire magari un cambio in un momento delicato della partita dove la sua esperienza può dare una mano. Poi spero che possa concludere la sua carriera da calciatore con un sogno, che è quello di salvare il Vicenza. Io l’ho visto fare i playoff nell’ultima stagione in serie B e mi aveva impressionato. Lui è un professionista esemplare. È impensabile però, nonostante sia fisicamente a posto, che giochi 90 minuti col Pordenone sabato.”