Alla vigilia del testa-coda del turno infrasettimanale valido per la 6^ giornata del girone di ritorno tra Cremonese e L.R. Vicenza, il tecnico grigiorosso Fabio Pecchia ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa.
Il Vicenza è un avversario contro cui la Cremonese non ha mai espresso il suo gioco tipico, al di là del risultato
“Penso alla partita d’andata, personalmente. Ogni partita alla fine ha una storia particolare. Rispetto all’andata loro hanno cambiato molto, mi sembrano una squadra molto più solida e con una maggiore esperienza. Hanno giocatori offensivi diversi da quelli che abbiamo affrontato all’andata.”
Cosa farà la differenza contro il Vicenza?
“In ogni partita la differenza la fa la qualità delle giocate. Pensando al Perugia, abbiamo preparato la gara sapendo che nelle situazioni in cui eravamo in grado di essere puliti nel palleggio gli avremmo potuto fare male. Era una partita veramente complicata, ed è venuta meno la nostra qualità nelle giocate in velocità. Anche domani avremo bisogno di qualità, energia e ritmo. Ci servirà continuità nello sviluppo della manovra, ma soprattutto ci servirà ritmo.”
Abbiamo sempre parlato di consapevolezza e di gruppo: in questo momento si può parlare di gestione?
“È una parola che per certi versi mi piace, ma può avere interpretazioni diverse. Per me in questo momento serve gestire al meglio la rosa a disposizione e vivere le partite sapendo leggere le situazioni. Alcune squadre potranno ritrovarsi col fiato corto, e questo darà la possibilità di vincere tante partite grazie alle giocate del singolo. Ancora di più ci voglia consapevolezza e la forza del gruppo. L’altro giorno il gruppo ha risposto con una partita di altissimo valore, e su questo dobbiamo continuare a lavorare.”
Dopo la grande gestione fatta nella prima metà del mese, in termini di impiego dei giocatori in rosa e di risultati ottenuti, in che condizioni arriva la squadra alla seconda metà di questo tour de force di Febbraio?
“Mi dispiace per l’infortunio di Valzania, perché l’obiettivo è quello di avere più giocatori a disposizione ed evitare per quanto possibile gli infortuni, perché poi si va a ricadere anche sugli altri giocatori. È fondamentale l’intelligenza del gruppo: devono accettare le scelte tecniche, che vengono fatte in base al ritmo della gara e ad un quadro generale molto chiaro.”
A Perugia è stata una partita un po’ atipica: per la prima volta abbiamo visto la Cremonese pensare più che altro ad evitare rischi e a non prenderle…
“Noi abbiamo un’impronta definita, ma la squadra deve saper vivere i momenti, anche in base alle squadre che si affrontano. Noi abbiamo volutamente saltato il primo pressing per creare più problemi, e gli abbiamo tolto quella che era la loro forza. Non abbiamo rischiato nulla, a parte un tiro ribattuto. È mancata poi la qualità dalla trequarti campo in su.”
A Perugia sono scesi in campo 7 giocatori diversi tra gli 11 schierati contro il Parma: dobbiamo aspettarci un altro turnover massiccio per la gara contro il Vicenza?
“In questo momento turnover è una parola che non ha molto senso. Qual è la squadra titolare? Alcuni giocatori, per la prevenzione di infortuni, non sono in grado di scendere in campo ogni tre giorni, quindi ci sarà una Cremo che affronterà una partita contro una squadra viva. Servirà una squadra che sia in grado di palleggiare, di attaccare in velocità e di avere ritmo in fase di aggressione.”
Il Vicenza ha poche chance oramai di recuperare in classifica. Verranno qui con il morale basso.
“La classifica è un dato oggettivo e credo che nessuno possa contestarlo. Io però non guardo la classifica, guardo cosa fanno le avversarie sul campo. I ragazzi lo sanno, perché vedono le partite della categoria. Vedono una squadra viva, che ha energia. La classifica nessuno la può contestare, ma io mi devo concentrare su quanto possono dare in campo. Ci sono tre punti in palio. Noi non siamo in grado di fare calcoli, dobbiamo fare le nostre prestazioni e giocare per i tre punti. A Perugia non siamo andati in campo per il pareggio. La nostra mentalità è quella: andiamo in campo per vincere sempre: zero calcoli.”
Come sta Buonaiuto? Gondo può partire da titolare contro il Vicenza, o forse rende di più in sfide contro squadre che lasciano più spazio dietro?
“Buonaiuto non era in buone condizioni. Si è riscaldato a lungo ma non era in buone condizioni. Si porta avanti questo problema dalla partita col Cittadella. Sembra migliorata la condizione, ma non potevamo correre rischi. Sono strafelice dell’inserimento di Gondo, ora c’è da inserirlo pian piano perché ha avuto il Covid. Non è una questione tattica. È un giocatore duttile, che può aiutarci con la sua fisicità sia in area che in campo aperto.”
Le caratteristiche di Gondo aprono la strada anche a variazioni tattiche sulla trequarti campo…
“Gondo ha una generosità fuori dal normale, e tante volte spende tante energie. Ha una fisicità diversa da Gaetano e Rafia, e chiaramente se gioca lui sembra più un 4-4-2 che non un 4-2-3-1.”
La forza di questa Cremonese sembra essere la capacità di proporre la propria idea di gioco a prescindere dalla disponibilità dei singoli interpreti.
“Serve fare i complimenti ai ragazzi, perché dare continuità al lavoro quando si resta ai margini è fondamentale nel momento in cui si viene chiamati a giocare. Sono contento per Meroni e Bartolomei. Complimenti a tutto il gruppo. Devono continuare a lavorare in questo modo.”