Contini 8 – Se i biancorossi portano a casa un punto lo si deve quasi esclusivamente alle sue parate. Soprattutto nei tanti momenti difficili della ripresa mostra sicurezza, personalità e grande reattività. Nulla può nei due gol subiti
Bruscagin 5 – L’avvio è incoraggiante, ma poi cala e va in chiara difficoltà. Fatale la sua indecisione in occasione della rete del 2-2
Brosco 5 – Una gara in sofferenza in cui effettua anche un paio di chiusure importanti, ma la prestazione è condizionata dal grave errore nell’azione del gol dell’1-2
De Maio 6 – Come Brosco soffre gli avanti del Pisa, ma non commette errori particolari. Nei minuti finali sbroglia una situazione complicata e dà qualche segnale di crescita
Crecco 5.5 – Primo tempo da sei stiracchiato, ripresa insufficiente perchè quando entra Birindelli va in difficoltà. Il Pisa dalla sua parte sfonda, e lui non riesce più a tamponare né a ripartire
Zonta 6 – Tiene bene nella prima frazione di gioco in cui serve a Diaw il pallone del 2-0. Come il resto delle squadra nella ripresa va in chiara difficoltà fino a consegnarsi alla sostituzione (dall’80 Meggiorini s.v. – Tocca un paio di palloni senza riuscire a lasciare il segno nel match)
Bikel 5.5 – Nella prima mezz’ora gioca semplice ed ordinato, ma poi viene travolto dal centrocampo del Pisa che domina e guida l’assalto alla porta di Contini. Prende l’ennesimo cartellino giallo a causa del quale scatterà la squalifica e non potrà giocare sabato contro la Spal
Cavion 6.5 – Mezzo voto in più per la bellissima rete che realizza e per un salvataggio di testa sulla linea di porta. Per il resto dopo la prima mezz’ora fatica e “sbuffa” contro i pari ruolo avversari che nella ripresa hanno nettamente il sopravvento (dall’80’ Giacomelli s.v. – un paio di falli subiti e un tiraccio di destro a lato)
Ranocchia 6 – In ripresa dalle ultime negative prestazioni, anche se non ha giocato ai livelli di inizio stagione. Nella ripresa non riesce più a ripartire, soffrendo la veemente reazione dei padroni di casa
Da Cruz 5 – Brutta partita dell’attaccante olandese che “caracolla” senza particolare costrutto per un’ora di gioco in cui non si mette mai in evidenza. Si consegna alla sostituzione a metà ripresa (dal 66′ Dalmonte 5 – Gli spazi per andare in contropiede e far respirare la difesa biancorossa ci sarebbero, ma non trova mai uno spunto degno di nota. Altro spezzone di gara anonimo che conferma lo stato di forma approssimativo di un giocatore che è lontano dalle prestazioni della prima parte di stagione dello scorso torneo)
Diaw 6 – Segna a porta vuota il gol del 2-0 proponendosi e lottando su tutti i palloni. Come altre volte è ineccepibile dal punto di vista della voglia e della determinazione ma nella ripresa è poco assistito fino a quando deve lasciare il campo a causa di un problema fisico (dal 65′ Teodorczyk 5.5 – Uno spezzone di match in cui cerca tenere alto il baricentro della squadra con risultati modesti)
Brocchi 5.5 – Avanti nel punteggio 2-0 la sua squadra rischia di perdere la partita in una ripresa dove il Pisa calcia in porta pericolosamente almeno una decina di volte dominando in lungo e in largo senza che lui riesca a trovare un soluzione tattica che limiti lo strapotere degli avversari. Vero che senza l’errore del singolo commesso da Brosco probabilmente il primo tempo si sarebbe chiuso sul doppio vantaggio, ma questo non spiega e non giustifica una ripresa giocata in totale apnea. Probabilmente salva la panchina, ma è chiaro che a Pisa il “Lane” ha perso una grandissima occasione per centrare tre punti che lo avrebbero rilanciato visti anche i risultati di Pordenone e Cosenza in attesa dei match di oggi di Alessandria e Crotone. La sua squadra, pur mettendo sul piatto della bilancia il valore e la forza del Pisa, mostra le solite lacune tecniche, tattiche e di personalità anche se almeno in questo match non è mancata la voglia di stringere i denti e di lottare quando la barca faceva acqua da tutte le parti. Purtroppo però per arrivare a conquistare la possibilità di giocare almeno i play out non basta, è necessario vincere, e buttare al vento occasioni come questa “grida vendetta”.