Ravaglia 6,5: il meno colpevole dell’anonima prestazione collettiva. Preciso nelle uscite alte, plastico ed efficace su Miracoli, diligente in altre occasioni fra i pali. In tre parole, fa il suo
Vinci 5,5: propizia il gol del Vicenza, ma in generale la sua spinta è molto limitata e in fase difensiva ha sul groppone almeno un concorso di colpa in occasione del gol di Marsura
Marchiori 5: nel suo caso pare che la colpa, in occasione del gol della Feralpisalò, sia qualcosa di più che un concorso. Saltato Vinci, infatti, dovrebbe essere lui, da centrale, a metterci una pezza. E’ una distrazione, in una partita senza altre gravi macchie, ma non è distrazione da poco
Camisa 6: porta a casa la pagnotta senza commettere grandi errori, il migliore dei quattro dietro
D’Elia 6: ordinaria amministrazione. Dietro gestisce bene e quando spinge fa male (suo il cross al 24′ per lo sciagurato spreco di Tulli). Il problema è che spinge un paio di volte in tutto il match, troppo poco
Mustacchio 5: sulla fascia è un cavallo pazzo con pochi rivali in velocità, ma non concretizza la sua spinta con un ultimo passaggio decisivo o una conclusione degna di nota. E allora correre tanto non serve
Castiglia 4, 5: il centrocampo biancorosso avrebbe dannatamente bisogno di fosforo. Lui ci mette le doti da incontrista, ma meno che in altre occasioni, mentre di giocate interessanti nemmeno l’ombra
Cinelli 4, 5: è l’ombra del bel giocatore visto a sprazzi ad inizio stagione. Non incide mai sul match, di lui si ricordano solo il colpo di testa finale finito sulla traversa e una palla una estirpata al centrocampo avversario a metà del secondo tempo. Se Pinardi giganteggia, lì in mezzo, non è solo per meriti
Di Matteo 5: altro giocatore vittima di una involuzione preoccupante. Forse l’azione maggiormente degna di nota del suo match sarebbe potuta partire in occasione del suo infortunio. Ma nessuno lo saprà mai
Tulli 5: spreca colpevolmente il vantaggio al 24′, sul già citato cross di D’Elia. Per il resto tanta generosità, mai supportata dalla qualità
Tiribocchi 4, 5: prestazione da “Chi l’ha visto”. I compagni quasi mai lo servono a dovere, questo va detto a sua discolpa. Ma è altrettanto vero che da un giocatore del suo calibro ci si aspetterebbe che le occasioni per far male se le creasse, almeno in parte
Giacomelli 5: gettato nella mischia da Lopez, vivacizza la ripresa biancorossa. Pure troppo, perché prima becca un giallo gratuito da Cifelli, per una inesistente simulazione, poi però si fa colpevolmente trovare con i gomiti troppo alti in un contrasto aereo. E in precedenza un intervento in ritardo su Tantardini aveva già rischiato di mandarlo in spogliatoio prima degli altri
Padalino e Maritato s.v.: scampoli di partita, giocati senza incidere
Lopez 5: tre trasferte, un punto. E l’impressione di una squadra troppo timida e balbuziente per essere figlia del Capitano. Da quel che si vede, le colpe più gravi paiono di giocatori non ancora calati nella realtà della lega Pro. Ma su questo punto il mister non può chiamarsi fuori e deve tirar fuori quanto prima dai suoi la giusta mentalità, altrimenti non si andrà lontano