Grandi 6 – Incolpevole nei gol subiti. Per il resto il pericolo che deve affrontare è il freddo
Davide Bianchi 5.5 – Con Andreoni non disponibile ha giocato sempre e le energie vengono meno. Tiene la posizione limitando gli sganciamenti in avanti (dal 69′ Bonetto 5 – sul giudizio pesa come un macigno il calcio di rigore procurato)
Pasini 6 – Concede poco a Nocciolini e Galuppini usando con buoni risultati l’arma dell’anticipo
Bizzotto 6 – Bene nelle chiusure difensive. Sfortunato nel colpo di testa che poteva sbloccare la gara ed invece va a sbattere sulla traversa
Solerio 5.5 – In crescita rispetto alle ultime partite, ma non ancora al meglio. Spinge in avanti ma l’intesa con Giacomelli è da perfezionare
De Falco 5 – Staziona davanti alla difesa ma non riesce a dettare i tempi della manovra. Spesso si limita al passaggio corto senza provare la giocata importante. Da lui, per personalità e tecnica, ci si aspetta molto di più
Nicolò Bianchi 6 – La condizione è parsa in crescita, così come la sua partita. Come al solito non molla mai, e prova anche a cercare la rete con una conclusione da fuori area (dall’80’ Zonta s.v. – porta agonismo e grinta negli ultimi dieci minuti ma il pareggio non arriva)
Laurenti 5.5 – Inizia sulla corsia di destra, nel ruolo a lui più congeniale ma alterna cose buone a errori banali (dall’80’ Tronco s.v. – entra per l’assalto finale ma non riesce ad incidere)
Curcio 5 – Ci prova, ma in questo momento il pallone sembra pesare come un macigno. Il vero Curcio non si è ancora visto e a questa squadra in questo momento servirebbe come il pane (dal 55′ Zarpellon 6.5 – conferma di avere qualità e personalità, doti che mette a disposizione della squadra. Segna un gran gol, poi purtroppo si infortuna)
Giacomelli 6 – Non è al meglio ma ha voluto essere della partita. Prova a scardinare la difesa avversaria e quando sembra fatta è la schiena di Solerio a respingergli il tiro
Arma 5.5 – La spia della riserva si è già accesa da un paio di partite. Inoltre i palloni giocabili che gli arrivano sono pochi. Lui ci prova di mestiere ma il gol non arriva
Colella 5.5 – La squadra disputa una partita in crescendo rispetto al secondo tempo contro il Teramo e alla gara di Gubbio e qualcuno potrà dire che non ci voleva molto. Contro il Ravenna il risultato punisce oltre i demeriti una squadra che ha limiti evidenti e che vale il quarto, quinto posto. Cosa che abbiamo sempre sostenuto (coperti di critiche …) e di conseguenza la situazione attuale ci sorprende poco. A chi chiede il cambio di allenatore rispondiamo che la nostra idea è che il tecnico sia il meno colpevole. Probabilmente Colella ha sopravvalutato le seconde linee ma, lo ripetiamo, non è sua responsabilità se l’infermeria è piena e i recuperi e le diagnosi non sono all’altezza di una società professionistica. Con questo organico difficile fare molto meglio, servono rinforzi (ma che siano di sicuro valore) e questi non li può acquistare il tecnico che dopo la prestazione contro il Monza non era Guardiola ma adesso non può essere diventato un incapace. La realtà è che la nuova proprietà non ha ancora capito che Vicenza non è Bassano dove quarto, sesto, ottavo posto, alla fine faceva poca differenza, e che se indossi la maglia biancorossa e disputi la serie C non puoi limitarti a partecipare. A Vicenza 7660 abbonati hanno dato fiducia al nuovo progetto convinti di poter lottare per vincere il campionato. Poi in serie B ci va una sola squadra e puoi anche non farcela ma alzare bandiera bianca a dicembre non è accettabile. E questo non può dipendere certo solo da Colella ma anche da chi ha costruito questo organico e dalla proprietà perché in tutte le società (e quelle di calcio non fanno eccezione) tutto dipende da chi comanda.