Nel 2016 è stato premiato con il “cronometro d’oro” il riconoscimento che premia i migliori preparatori atletici della stagione precedente nelle serie professionistiche. Che Alessandro Dal Monte, il “prof” del nuovo Vicenza, sia bravo e preparato lo sta confermando anche con il lavoro che sta svolgendo in questo avvio di campionato con la squadra biancorossa che corre alla grande mostrando un livello medio di condizione atletica molto buono. Dal Monte, collaboratore del Bassano Virtus dal 2004 e preparatore atletico della prima squadra dal 2012, tra i giocatori ha la nomea di essere uno che fa lavorare molto ma tutto è programmato e niente è lasciato al caso. “ La squadra sta bene e corre perché in settimana fa quello che gli viene proposto applicandosi con grande serietà e impegno – sottolinea Dal Monte – ma ci tengo a sottolineare che si tratta di un lavoro di tutto lo staff perché non è corretto scindere la parte atletica da quella tecnica. Le due fasi devono necessariamente integrarsi, completarsi. Per quanto riguarda i carichi di lavoro devo dire che la squadra sta mostrando una grande disponibilità e tutti lavorano con grande positività perché hanno capito che le fatiche della settimana portano benefici alla domenica durante la partita. Del resto il calcio è uno sport dove si deve correre e se non lo fai difficilmente vinci le partite “.
Il “prof” del Vicenza spiega come il lavoro sia impostato principalmente su due fasi. “ Dal punto di vista aerobico il programma di lavoro è lo stesso per tutti, mentre la grossa differenza è rappresentata nei lavori di forza. Questa fase stimola parecchie componenti migliorando in primis lo scatto e i cambi di direzione. In questo caso è importante stilare una scheda per ogni giocatore valutandone attentamente le caratteristiche “. Molta attenzione viene dedicata anche alle diverse tipologie di giocatore, dal giovane non ancora strutturalmente formato, all’atleta ideale tipo Andreoni, per finire ai giocatori più esperti con qualche situazione fisica da attenzionare. “ In questi casi abbiamo preparato un piano di lavoro pre e post allenamento – precisa Dal Monte – ma è chiaro che è molto importante avere una considerazione particolare se ci sono situazione che vanno gestite “. Dal Monte spiega anche come è programmato il lavoro atletico per far in modo che la forma degli atleti non abbia cali vistosi durante il campionato. “ Che non si possa andare a duecento all’ora per dieci mesi è normale, ritengo sia fisiologico stare più o meno bene durante il campionato – sottolinea Dal Monte – ma la cosa importante è evitare che ci siano picchi molto alti, quelle che noi chiamiamo le fasi up e di conseguenza i periodi down, di scarsa condizione. Normale che si cerchi di trasmettere l’abitudine a tenere i ritmi alti ma è importante che la programmazione vada modulata. Poi dipende dai momenti perché magari ci sono fasi della stagione in cui bisogna andare al massimo, ma queste sono situazioni particolari. Ribadisco però che tutto è frutto del lavoro di gruppo, dello staff tecnico, del direttore, con i quali mi confronto ogni giorno e di tutti i giocatori che finora hanno dimostrato grande cultura del lavoro e che sono sicuro la esprimeranno fino alla fine della stagione “.