Salta al contenuto principale

Non era difficile prevedere che il nostro editoriale di lunedì scorso avrebbe fatto discutere. La maggior parte delle lettere che ci sono arrivate in questi giorni esprimono contrarietà riguardo i contenuti dell’articolo, alcuni lo fanno con garbo, altri meno. Diamo voce a tutti , sottolineando però che probabilmente il signor Antonio da Reggio Emilia ha centrato il punto: l’articolo non esprimeva dubbi e critiche riguardo le potenzialità di Rosso né come imprenditore né come possibile condottiero di una società che possa raggiungere obbiettivi impensabili per il Vicenza nelle condizioni in cui è adesso, ma esprimeva perplessità sulle modalità. Si può essere contrari (come molti lo sono stati) o si può essere d’accordo con i contenuti dell’editoriale. Non pretendiamo l’unanimità di consensi. Suggeriamo però di non preoccuparsi o farsi prendere dal panico per un parere diverso dal proprio ma casomai di servirsene per farsi qualche domanda in più. Sottolineando infine che per un attimo ci siamo messi al posto di un tifoso del Bassano e ci siamo chiesti cosa avremmo detto e pensato se fosse toccato a noi tifosi biancorossi. Ma evidentemente finchè tocca agli altri vale il più classico “ma chi se ne frega”…

Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.
Di seguito le mail che ci sono arrivate da alcuni lettori, che ringraziamo per averci esposto il loro punto di vista:

Dopo l’articolo sui possibili scenari potete decisamente andare a cag…
Articolo scritto malissimo impostato decisamente contro Rosso quando invece un giornale serio è imparziale. Dare dati falsi sui tifosi che sono indecisi o contro a rosso quando in realtà il 90% è favore.
Create voi un sondaggio invece per verifica

Cara Redazione, come mai avete fatto scrivere l’ultimo editoriale ai tifosi del Padova? MA STIAMO SCHERZANDO? Finalmente si è fatto avanti un imprenditore serio, il più facoltoso a disposizione, da anni nel mondo del calcio, con un progetto chiaro (settore giovanile, stadio, risultati sportivi) che ha già detto che la squadra giocherà al Menti, con la maglia biancorossa, che acquisirà i titoli sportivi del Vicenza e Voi fate un articolo in cui si arriva addirittura a criticare i PIU’ CHE SACROSANTI E LEGITTIMI RIPESCAGGI (che poi, in realtà, c’è stato un solo ripescaggio!)? L’unica cosa seria che possono fare i tifosi del Vicenza è affermare chiaramente che in caso di acquisto da parte di qualsiasi altra persona che non sia il gruppo Rosso non verrà fatto neanche un abbonamento in segno di protesta! Sapete benissimo che le alternative non esistono, e se esistono possono solo farci vivere altri 20 anni da incubo. Il Lanerossi non esiste più da almeno 30 anni e in ogni caso l’attuale Vicenza, essendo FALLITO, dovrà cambiare nome. Fatevene una ragione. La Roma, la Sampdoria, il Torino e molte altre squadre sono nate dalla fusione di diversi club. Lo stesso Vicenza nel corso degli anni prima della guerra ha assorbito, o si è fuso, con altre squadre. Se dovesse fallire l’operazione “Rosso” l’autore dell’articolo, e i pochi che sono d’accordo con quanto scritto, si meritano altri venti anni di Cassingena e Sanfilippo! Perché lo sapete benissimo anche Voi che le alternative non esistono. O no? Quanto ai tifosi del Bassano (nella stessa Bassano ci sono più tifosi biancorossi che giallorossi!) se ne faranno una ragione e verranno a tifare la nuova squadra al Menti. Forza Rosso, forza Vicenza, basta Sanfilippo e affini.
Andrea L.

Vi leggo sempre con molta attenzione, e così ho fatto anche con l’editoriale “Il Tribunale, l’offerta di Rosso e gli scenari futuri”.
Prendo atto delle riserve che avanzate, ma stavolta non sono d’accordo con voi:
Il Tribunale e il curatore non sono soddisfatti della offerta: ma chi glielo ha fatto fare di forzare i tempi delle aste senza la certezza del mantenimento della categoria?
Il nuovo Vicenza targato Rosso sarebbe una società del tutto nuova? Ragazzi, qualsiasi Vicenza sarà una società del tutto nuova! Il Vicenza sta ancora giocando (peraltro molto male) ma è FALLITO, non c’è già più. Dal prossimo campionato di che continuità parliamo? Rassegniamoci, qualunque soluzione contempla un nuovo Vicenza.
Fate poi una similitudine con la Spal post fusione con la Giacomense, ma le cose stanno diversamente: nel caso della Spal fu la Giacomense a permetterne il “ritorno” fra i professionisti mentre nel nostro caso (fatto salvo che i nostri eroi guadagnino sul campo la permanenza in terza serie), si tratterebbe di fondersi con un club (il Bassano Virtus) pure in terza serie.
Quindi niente ripescaggi, niente favoritismi, niente trucchi per salire di categoria. Il paragone non tiene (sempre se ci salviamo sul campo, ovviamente).
Sulla fusione. Ma scusate, sia un acquisto in asta, una fusione, una rifondazione da zero, o fate voi cos’altro, ma che cambia? Parliamo solo di strumenti giuridici, ciò che conta è la SOSTANZA: un Lane con la proprietà forte e capace che da anni invochiamo, i nostri colori, stadio e nome. Questo conta, non lo strumento prescelto.
Quanto alla promozione in serie B del Bassano con conseguente ed immeritato salto di categoria del Vicenza le probabilità che ciò avvenga, con tutto il rispetto per la formazione di mr. Colella, sono molto molto basse; penso che non corriamo questo “pericolo”.
Condivido invece profondamente quando richiamate i sentimenti dei tifosi del Bassano, tanti o pochi che siano, e che loro sì meritano il massimo rispetto. Ma tutte le altre considerazioni sono confutabili.
Con immutata stima, Andrea Vicetia

Carissima Biancorossi.net,
vi ho sempre apprezzato e con l’affetto dell’amico vi dico che non condivido l’articolo sulla fusione Vicenza-Bassano.
I fatti battono sempre emozioni ed opinioni.

  • La storia gloriosa del Vicenza si compone anche di 16 anni di penosa agonia, di una società in vendita da 5 6 anni che ha attirato solo avventurieri, uomini di malaffare ed emeriti farabutti.
  • Il calcio di una volta non c’è più, morto e sepolto assieme al rito della domenica del 90° minuto e la moviola della domenica sportiva, alcuni tra i maggiori club italiani sono proprietà dello straniero, decine considerando le serie minori, si gioca in ogni giorno ad ogni ora.
  • Vicenza come città ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio di NON avere le risorse economiche, professionali e organizzative per avere una squadra tra i professionisti. Retrocessioni in serie e una interminabile serie di umiliazioni e delusioni lo certificano. Siamo stati presi a calci nelle palle da chiunque, in casa e fuori.

Ora c’è una idea, innovativa, portata avanti da una persona capace con risorse: per me è la migliore delle notizie. Si passa dalla città di Vicenza alla provincia di Vicenza e soprattutto mi piace il creare un punto di riferimento solido e credibile per un bacino molto più vasto. Non è la prima volta che il Vicenza è innovativo, (prima squadra con lo sponsor sulla maglia, prima proprietà straniera), per sopravvivere e fiorire deve esserlo ancora. L’innovazione è un cambiamento e i cambiamenti possono creare scompenso e malumore, ma non c’è scelta: o si cresce o si muore. Non accettare la realtà significa condannarsi alla irrilevanza  e all’oblio.
Capisco poco questa levata di scudi, la giudico anacronistica e sciocca. Non capisco perché non ci sia la stessa indignazione sapendo che Franchetto dove aver tradito e pugnalato a morte il Vicenza, dorme sonni tranquilli nel suo castello circondato dai suoi sporchi denari e il cialtrone di Sanfilippo sia ancora a piede libero.
Luca Zanella PhD.

Buongiorno gent.le redazione
scrivo un e-mail in quanto non sono su fecebook e non posso inviare commenti sul forum.
Con riferimento al Vs. articolo “il tribunale, l’offerta di Rosso e gli scenari futuri” per la prima volta in tanti anni non sono assolutamente d’accordo con la redazione. Forse non avete compreso che l’offerta è stata fatta da uno degli  uomini più ricchi d’Italia che ha idee, progetti e voglia di vincere! Perché sempre questa negatività? Sono 15 anni che tra abbonamenti televisivi ed abbonamenti allo stadio ogni Sabato e Domenica vedo la mia squadra del cuore perdere in campetti di periferia o con squadre di piccoli paesi che vengono al Menti ad imporre il proprio gioco, il mondo è cambiato e anche il calcio di provincia deve seguire i tempi che la “società moderna” impone. Non credo, sia per noi tifosi che per Voi redazione, che una serie D anonima in campi come Cartigliano possa essere messa in discussione con una serie C affrontata con programmazione e con intenti di raggiungere nel breve traguardi impensabili ristrutturando uno stadio mitico ma fatiscente. Penso che l’entrata nel calcio che conta da parte di mister Diesel farebbe la felicità anche di tante squadre di serie A  e non vedo perché un simbolo sulla maglia o una fusione non debba permetterci anche a noi tifosi Vicentini di trovare finalmente un imprenditore solido e competente che possa farci sognare. Seguo il Vicenza dai mitici anni 78/79 per cui redazione un po’ di esperienza penso di averla anch’io, non lasciamo passare anche questo unico treno che ci porterebbe gloria, vittorie e finalmente articoli…. che riguardano solo campo, tattica, arbitri e mercato. Vi chiedo possibilmente di essere più propositivi, meno negativi, la storia del Vicenza con Rosso sarebbe sicuramente migliore ( perché peggio di cosi non si può ).
Sempre forza lane ed un grazie a Renzo per quello che potrà fare
Cordiali Saluti, Pezzin Fabrizio

Cara redazione di Biancorossi.net, sono Antonio da Reggio Emilia.
Dopo aver letto i tanti attacchi che avete ricevuto per il vostro pezzo su Rosso, volevo semplicemente esprimermi la mia solidarietà. Anche io ho provato a scrivere la mia opinione nei commenti e sono stato attaccato. Credo che in molti non abbiano capito lo spirito con cui si è scritto quell’articolo, che non credo fosse un attacco personale a Rosso od alla fusione, ma semplicemente una opinione condivisibile o meno. Se questo è il calcio moderno, ma a noi non ci piace perché ancora amanti di quel calcio romantico che poi è stata la culla di tutta la storia del Vicenza, non credo che sia un delitto esprimere la cosa in maniera pacata e diretta.
Saluti e continuate a lavorare sereni, mi raccomando.

Buonasera, sono rimasto un po’ spiazzato da come avete accolto la notizia del possibile ingresso di Renzo Rosso al comando della società Vicenza calcio. Io personalmente penso sia un’occasione fantastica per quel rilancio che aspettiamo da tanti anni. Non comprendo tutti sti problemi sul fatto della fusione, ovvio non ce ne fosse stato bisogno meglio ma visto come vanno le cose, aste deserte, faccendieri che si sono avvicinati per poi sparire nel nulla, industriali vicentini assenti, proprietà disastrose, adesso che arriva una persona seria e con possibilità economiche cosa facciamo, i sostenuti? Intanto dovremmo ringraziarlo perchè così facendo(con la sua offerta) ha allontanato tutti coloro che avevano idee strane, come comprare il Lane a 100.000€. Adesso se lo vuoi veramente tiri fuori l’assegno. Poi Rosso ha detto che vuol far continuare la storia del Vicenza, comprando “la storia, i trofei, il blasone ecc….” dovrebbero essere i bassanesi quelli preoccupati e arrabbiati. A noi tutto sommato che la fusione sia con il Bassano o con l’Arzichiampo cosa cambia….se si retrocede e nessuno compra mi sembra che la società sia morta cmq e la storia si chiude a 116 anni. A me non sembra di vedere la fila fuori dal tribunale per andare a comprare il Lane, io dico accogliamo a braccia aperte Renzo Rosso e forza Vicenza sempre…. anche se nelle maglie ci fosse un po’ di giallo.

Buongiorno,
sono un tifoso del Bassano e vi faccio i complimenti perchè avete avuto il coraggio e l’onestà di pensare anche a chi in questa situazione perde tutto. Un giorno potrebbe toccare anche al Vicenza e allora sarei cuoriso di sapere cosa scriverebbero i tifosi vicentini. In fondo Rosso è tifoso del Milan e sarebbe curioso dopo che ha cancellato il Bassano per il Vicenza, che lasciasse anche il Vicenza per il Milan. Non succede, ma se succede saprete cosa si prova a trovarsi in mezzo una strada dalla mattina alla sera.
Andrea Gandolfi

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net