Il silenzio stampa indetto -con scarsi risultati- un mese fa è stato interrotto oggi pomeriggio con l’incontro del direttore sportivo biancorosso Moreno Zocchi con la stampa. Queste le principali dichiarazioni raccolte dall’ufficio stampa:
“…I risultati sul campo non sono stati quelli che speravamo; spero che il silenzio stampa permetta che le cose di spogliatoio restino nello spogliatoio, specialmente in questi momenti di difficoltà. La decisione è stata presa dagli unici tre che possono prendere decisioni in questo momento cioè io, il mister e il Curatore; tutto quello che si sta facendo da parte nostra è finalizzato a salvare il Vicenza. Il rammarico più grande resta quello di non essere riusciti sino ad oggi a ripagare quanto espresso dai tifosi, sia in termini di affetto che economici. Abbiamo un obiettivo chiaro ora, l’unico che ci potrebbe dare un minimo di dignità e restituirci quanto concessoci. E’ un mese e mezzo che vedo la squadra lavorare in modo straordinario, non che prima non lo facesse. A novembre e dicembre c’è stata una squadra che si è allenata con le gambe, ma non con la testa. Il fatto che non ci siamo presentati ad una partita ufficiale per poi disputare tutte le altre è stato il sintomo di una situazione molto grave. Questo non toglie poi le responsabilità che abbiamo per quello che è successo negli ultimi tre mesi…”.
“…Non ho nessuna sensazione sul fatto che possano esserci restituiti dei punti, per me è impossibile e noi dobbiamo solo concentrarci sul disputare i play-out, poi spero tanto di sbagliarmi. Ho sempre creduto molto in questo gruppo, la squadra è crollata, questo è un dato di fatto ma la testa risulta sempre fondamentale anche quando possiedi qualità superiori alle avversarie. Se non sei accompagnato dalla testa, dalla cattiveria agonistica, dalla determinazione, dalla volontà di superare l’avversario, tutto conta poco…”.
“…Mister Lerda non riesce a capacitarsi come una squadra impegnata, che si allena in un certo modo e riesce a fare delle cose tecnicamente valide poi in gara commette degli errori grossolani. Si continua a pensare che sia una cosa di testa perché la tecnica ce l’hai oppure no. Preferirei non dovermi giocare in queste due partite la salvezza ma ci siamo messi in questa situazione e dobbiamo uscirne con le nostre forze. Il fatto di giocarci il prosieguo della vita della società Vicenza Calcio è una responsabilità in più che abbiamo e che ci può solo spronare. Se mi avessero detto ad inizio campionato che avremmo fatto zero punti con Santarcangelo e Ravenna non ci avrei creduto. Abbiamo fatto sei punti con il Fano e Teramo. Ma questo non conta ai fini dei play-out. Intanto andiamo a Bergamo per vincere, poi vedremo cosa succederà nelle successive settimane…”.
“…Io e Lerda stiamo facendo un lavoro dalla nostra parte, il Curatore sta portando avanti il suo. Siamo tutti concentrati su quello che dobbiamo rispettivamente fare. Il rammarico che ho è quello di non essere riuscito da ottobre sino ad oggi ad isolare la squadra dal casino scandaloso che si è creato attorno a noi. Non mi sto caricando tutte le responsabilità, tutti abbiamo le nostre. Abbiamo il compito e l’unico obiettivo di salvare il Vicenza. Non festeggerò in caso di salvezza perché l’asticella non va mai abbassata, ma questo è l’unico obiettivo che ci rimane. Leggere uno striscione dove sei additato come traditore fa male ma se guardiamo quanto i tifosi hanno fatto per noi il rapporto non può certamente rompersi per questo. Credo che per i play-out tutto quello che è successo nell’ultima partita in casa non si ripeterà, penso prevalga l’amore e l’attaccamento per questi colori. Ero presente da spettatore allo spareggio a Ferrara contro il Prato nel 1989-90, è vero che la situazione è diversa ma sono convito del grande apporto dei nostri tifosi…”.
“…Quando è stato chiesto ai giocatori di ridursi lo stipendio è vero che c’è stata un’inversione di tendenza rispetto a quello che si vedeva in campo prima. I fatti dicono che questo è successo però basta, ed è un basta rivolto a noi, alla squadra. Quando si è deciso a gennaio di rimanere sapevamo che c’era il rischio di poter perdere dei soldi quindi il fatto di poterli perdere da qui alla fine della stagione non ci interessa nulla, ve lo assicuro. Perderemo dei soldi? Abbiamo fatto una scelta. In questo momento è molto più importante la faccia e la credibilità che ognuno di noi possiede rispetto ai soldi che potremmo eventualmente perdere…”.
(vicenzacalcio.com)