La sosta forzata a causa della tragedia che ha colpito il capitano della Fiorentina Davide Astori è alle spalle e domenica il Vicenza si presenterà al “Rocco” dove affronterà la Triestina. Un match sentito dalle tifoserie, che manca dal maggio del 2011 quando i biancorossi allenati da Rolando Maran vinsero con un gol di Abbruscato e condannarono la Triestina alla serie C. Una vittoria che in casa biancorossa si augurano possa essere di buon auspicio per la sfida in programma domenica, anche se su tutti i campi sarà forte il ricordo di Astori. Lo sottolinea Alex Valentini, il portiere del Vicenza, che spiega il suo stato d’animo dopo la morte improvvisa del capitano della Fiorentina. “Quando accadono tragedie come queste è difficile ripartire perché soprattutto i calciatori che lo conoscevano bene saranno un po’ inconsciamente condizionati. Però è la vita che ogni tanto presenta tragedie come queste che non hanno alcuna spiegazione e che ti lasciano senza parole“. Magari tra i calciatori qualcuno potrebbe pensare che controlli più accurati e frequenti potrebbero aver evitato questa tragedia. “La mia idea è che i controlli attuali sono frequenti e molto puntuali e di conseguenza penso che situazioni come quella accaduta ad Astori siano purtroppo da ascrivere tra le tragedie che non sono purtroppo evitabili e che accadono alla gente comune e anche ai calciatori che molti ritengono quasi invincibili ma che invece sono persone normali come gli altri“.
Dopo una settimana di stop domenica il calcio si rimetterà in moto e per il Vicenza la partita sarà difficile e molto importante per tanti motivi. “Senza dubbio per noi questo è stato un campionato tribolato e non lo dico per le note vicende societarie. Abbiamo iniziato battendo il Modena in trasferta e quei tre punti ce li hanno tolti perché la società emiliana è stata radiata dal campionato. Molte altre squadre quella partita non l’hanno giocata e almeno si sono risparmiate la fatica visto che il risultato è stato lo stesso. Oltre ai tre punti conquistati contro il Modena adesso ce ne toglieranno altri tre o quattro per i mancati pagamenti di stipendi e contributi in scadenza il 16 dicembre scorso, e va da sé che la nostra classifica sia deficitaria. Se poi ci aggiungiamo che abbiamo giocato due oppure tre partite in meno rispetto alla maggioranza delle squadre del nostro girone è normale che se si guarda la classifica ci si veda in fondo e questo a livello psicologico non è certo un vantaggio“.
Da gennaio inoltre il Vicenza non ha mai potuto trovare continuità perché tra soste ed interruzioni spesso ha giocato ogni quindici giorni, cosa che accadrà anche a Trieste. “Loro hanno giocato regolarmente e senza dubbio non è uno svantaggio – sottolinea Valentini – il bello è che dopo essere stati costretti a stare fermi tra fine marzo e aprile il calendario ci costringerà a giocare ogni tre giorni e in quel periodo dovremo essere bravi a gestirci bene perché saremo nella fase finale della stagione e la stanchezza potrebbe anche farsi sentire“.
A Trieste però ci sarebbe da vendicare la sconfitta dell’andata quando i giuliani vinsero con un netto 3 a 1. “Niente da dire sulla loro vittoria ma è stata la classica gara in cui a loro è andato tutto bene e a noi tutto storto – sottolinea il portiere del Vicenza – ricordo la traversa clamorosa colpita da Lanini e la palla che è rimbalzata sulla linea di porta e nel contropiede successo il loro tiro ha colpito il palo ed è finito in gol. Nel calcio gli episodi sono importanti e stavolta dovremo essere bravi a farli girare dalla nostra parte. Noi lotteremo su tutti i palloni e giocheremo anche per i nostri tifosi che saranno presenti in tanti a sostenerci e vorremmo regalare a loro una bella vittoria“.