Gli scontri a distanza tra Boreas Capital Sarl e Vi. Fin. si sono fermati al muro contro muro. Non ci sono state schiarite con le parti che sono rimaste ferme nelle loro posizioni e di conseguenza oggi le stanze degli uffici del notaio D’Ercole non hanno ospitato i vertici di Boreas Capital e di Vi.Fin. per le tanto attese firme. Il closing non c’è stato, così come del resto aveva anticipato giovedì l’avvocato vicentino Roberto Atzeni che da settembre cura gli interessi della holding lussemburghese. I punti cardini dei contrasti sono stati evidenziati da Boreas Capital durante la conferenza stampa di giovedi scorso che biancorossi.net ha mandato in versione integrale. Della non ancora avvenuta approvazione del bilancio, dei debiti maggiori a quanto comunicato e preventivato, del contratto del direttore sportivo Moreno Zocchi, e del prestito di 540 mila euro di cui Marco Franchetto ha chiesto la restituzione, ognuno ha portato la sua versione dei fatti con la risoluzione del contenzioso che molto probabilmente verrà affidata agli organi competenti. A meno che, ipotesi al momento da escludere, Boreas Capital Sarl e Vi. Fin. trovino, e sarebbe la terza volta, la maniera di superare anche questo contesto di muro contro muro.
Il tempo però stringe, il giorno 15 deve essere effettuato il bonifico finalizzato al pagamento degli stipendi e contributi dei calciatori e collaboratori, il tutto per circa 500 mila euro. Entro il 20 di dicembre (al massimo entro fine anno) ci sono circa 42 mila euro da corrispondere al Comune di Vicenza, e a gennaio c’è la scadenza dell’IVA corrente (280 mila euro circa) e di quella rateizzata pari a 588 mila euro. Oltre a queste scadenze il Vicenza calcio dovrà ripianare le minus valenze scaturite dalla cessione dei giocatori della rosa dello scorso anno che sono stati ceduti a prezzi inferiori rispetto a quanto inserito a bilancio. Sommando il tutto servono oltre 2 milioni e mezzo entro gennaio, con Vi.Fin. che più volte ha fatto sapere di non essere in grado di andare avanti da sola, e che quindi deve procedere con la cessione del club in tempi molto stretti. In via Schio nessuno parla, ma le frasi ” se l’11 non si firma con Boreas andremo avanti per la nostra strada ” affermato da Marco Franchetto e ” le vie del Signore sono infinite ” pronunciato da Stelvio Dalla Vecchia, lasciano chiaramente intendere che Vi.Fin. ha pronta una soluzione alternativa. In corsa, oltre a Boreas Capital Sarl, sono rimasti il gruppo guidato da Fabio Sanfilippo, e la cordata lombarda. Chi la spunterà? Probabile che il Vicenza calcio verrà venduto al primo che porterà i soldi per far fronte alle prossime scadenze, evitando al club berico punti di penalizzazione in classifica e ancora più gravi conseguenze dal punto di vista societario. Chiunque la spunti, la telenovela relativa alla cessione del Vicenza calcio, vedrà probabilmente andare in scena i tempi supplementari, con Boreas Capital pronta a chiedere il sequestro delle quote del club nel caso acquistasse un altro, e Sanfilippo in attesa di fare lo stesso per far valere il suo preliminare firmato ai primi giorni di ottobre. Una situazione caotica e al momento difficilmente decifrabile, con la squadra che almeno ha interrotto la serie negativa andando a vincere a Bassano al termine di una prestazione in cui il gioco ha comunque latitato non poco. Tutta l’attenzione però adesso è rivolta alle vicende societarie con i tifosi che a Bassano hanno esposto un unico striscione Liberate il Lane che spiega bene lo stato d’animo dei supporters vicentini.