Queste alcune dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di Vi. Fin. Marco Franchetto.
“…Abbiamo concluso questa avventura, sono importanti alcuni aspetti che ci tengo a sottolineare: una delle colpe che mi faccio è quella di non essere riuscito a trasferire il fatto che noi con la gestione Cassingena non ci abbiamo mai centrato, se non per esserci sobbarcati qualcosa come oltre 25 milioni di euro di debito. Mi sono sentito più volte additato con decenni di malgestione quando in realtà il sottoscritto è dal 23 di giugno scorso che ha preso in carico determinati aspetti. Gli obiettivi che mi ero preposto gli ho portati a termine e fintanto che il clima societario lo ha permesso qualcosa di buono lo si è visto. Non essere riusciti a far capire che non c’era commistione con la gestione precedente è una delle colpe che mi faccio. Il tifoso dimentica probabilmente i motivi per il quali Vi. Fin. è stata costituita. In una delle prime interviste dichiarai che Vi. Fin. era nata con l’obiettivo di aiutare il Vicenza Calcio che nell’aprile del 2015 era destinato a fallire, e questo deve essere ricordato. Abbiamo puntato a mettere in equilibrio finanziario la società e renderla più “appetitosa” per degli investitori che potessero essere interessati ad investire nel veicolo calcio. E’ vero che siamo entrati in un momento storico importante, favorevole perché la squadra all’epoca stava lottando per la massima serie. Probabilmente se noi fossimo andati in serie A avremmo trovato più facilmente degli investitori o probabilmente ci saremmo tenuti il Club. Ora questo poco importa. L’obiettivo finanziario ritengo di averlo raggiunto, è stato dimezzato il monte debitorio e anche il 182 bis ha dato i suoi frutti. Vi. Fin. ha versato oltre 13 milioni di euro, non sono cifre da poco. Ne rimangono altrettanti come monte debitorio. Ora è chiaro che se consideriamo che il risultato sportivo è venuto meno lo scorso anno questo è il rammarico che al tifoso più preme e interessa. Mi sono sentito dire che gli oltre 6.000 abbonati sono stati fatti perché volevamo cedere, dico semplicemente che oggi il Vicenza Calcio, in terza serie, può annoverare il pacchetto Sponsor più prestigioso, anche di alcune squadre di serie B. Voglio ringraziare coloro che hanno dato fiducia alla mia persona, lo dico con grande passione, stima ed affetto. Hanno scelto di legare il proprio marchio, il proprio brand al Vicenza Calcio in momenti storicamente sofferti. Ritengo che siano le persone che fanno la differenza, a prescindere dalla categoria di appartenenza. Credo sia importante che si prosegua in quanto fatto se vogliamo creare una sorta di polo industriale che valorizzi il brand Vicenza Calcio. Da parte mia ci sarà sempre la disponibilità, in un ottica di crescita e di reciproca stima che non può che fare bene a questi colori. Forse siamo stati un po’ sfortunati, quello si. Poteva andare bene il primo anno come invece ci è andata male. I miei problemi di salute non mi hanno permesso di fare di più. Abbiamo probabilmente peccato di comunicazione, ma non è stata né arroganza, né cattiveria. Abbiamo scelto di non sventolare in piazza strategie e scelte, principalmente per rispetto. Ci sono state in questo tempo decine di manifestazioni di interesse, più o meno concrete e reali. Alla fine dopo una lunga trattativa l’Ing. Pioppi e i suoi investitori hanno compreso quali erano le necessità a salvaguardia di quello che è stato fatto sino a questo momento e hanno accettato le comuni condizioni. Il mio augurio è che chi subentra possa avere il nsotro stesso approccio, testa bassa e voglia di fare. La piazza merita attenzione e probabilmente anche un pizzico di fortuna in più, se posso permettermelo…”.
(vicenzacalcio.com)