I segnali sono tanti e tutti portano in direzione di Boreas Capital Sarl. Lo stop all’esonero di Alberto Colombo, la proroga alla permanenza della squadra al centro tecnico di Isola Vicentina, e la presenza allo stadio “Druso” di Bolzano dell’ex direttore sportivo del Verona Mauro Gibellini che con Claudio Capuzzo, di fatto il consulente dell’ad di Boreas Francesco Pioppi come lo è stato dell’ex presidente del Vicenza Alfredo Pastorelli, ha lavorato presso la società scaligera. Non bastasse, persone vicine al presidente di Vi. Fin. Marco Franchetto, hanno confermato come nei prossimi giorni (forse già domani) i legali delle parti potrebbero definire gli ultime dettagli. “ Sono moderatamente fiducioso “ – ha confermato l’avvocato vicentino che cura gli interessi della holding lussemburghese Roberto Atzeni – una prudenza giustificata visto quanto è accaduto finora, e considerati i tanti colpi di scena che hanno caratterizzato una vicenda che assomiglia tanto ad una telenovela. Boreas Capital, come del resto reso noto nei giorni scorsi, è in pole position e l’intesa stavolta dovrebbe essere raggiunta in fretta, non tanto per le scadenze IVA con l’Agenzia delle Entrate con cui, pagando una piccola ammenda si è ottenuta una proroga, ma perché nell’incontro informale tenutosi ieri i soci di Vi.Fin. hanno deciso che il Vicenza calcio adesso va ceduto.
Tutto semplice però non sarà nemmeno stavolta, perché Fabio Sanfilippo e il suo gruppo sono pronti a riproporre la loro candidatura comunicando pubblicamente di avere 30 milioni di euro da spendere in tre anni per il Vicenza calcio, di essere in possesso di un contratto firmato dal presidente di Vi.Fin. e che, nel caso il club berico venisse ceduto ad altri (quindi anche a Boreas), l’opposizione e la richiesta di invalidazione dell’accordo saranno automatici. Dichiarazioni che però non sembra abbiano preoccupato i legali di Boreas Capital che, come detto, contano di definire l’operazione dell’acquisto del 100 per cento delle quote del Vicenza calcio entro pochi giorni. Resta però in piedi anche una terza possibilità legata ad un ricco imprenditore che erroneamente avevamo definito del Nord Italia e che invece è francese, e che circa un anno fa si è interessato all’acquisto di una squadra italiana. Al momento questa è la pista con meno possibilità di definire l’acquisto del Vicenza calcio, ma visto quanto accaduto finora è opportuno non dare niente per scontato. Anche perché un vecchio proverbio recita che “ tra i due litiganti …”