Per il momento, è stata un’estate tremenda. I nervi di tutti i tifosi, sono a pezzi. Dalla retrocessione ad un passo dal fallimento, passando per una trattativa di cessione societaria praticamente conclusa e poi dissolta nel mistero più completo.
Ma poi, a sorpresa, arriva una mano dagli imprenditori dal cuore biancorosso, arrivano i soldi necessari quantomeno all’iscrizione. E, per il momento, il Vicenza è vivo. Si spera che il fondo ormai sia stato ampiamente toccato, e che questi mesi restino solo un brutto ricordo. Ma perché sia così, c’è bisogno di tanto impegno da parte di tutti i protagonisti che stanno recitando ora la storia del Vicenza. L’arrivo di mister Lopez può essere un segno, l’uomo giusto al momento giusto. Un uomo vero, di grinta e di sostanza, che con coraggio prende per mano il Vicenza e lo riporta a dove lo aveva lasciato, nel calcio che conta. Ma non solo lui, tutti quanti ora, devono fare qualcosa in più. I tifosi biancorossi hanno SEMPRE trascinato il Vicenza, lo hanno aiutato nei momenti difficili, molto difficili, nelle trasferte, nelle sfide decisive. SEMPRE. Non sono mai stati ripagati.
Ora è il momento che giocatori, mister, dirigenza, facciano il loro dovere. Sul serio. E’ il momento che siano loro a trascinare i tifosi allo stadio. Che siano loro a riaccendere l’entusiasmo, assopito per evidenti motivi, a trasformare la grande vergogna degli ultimi anni in orgoglio. Niente proclami, non servono. Nemmeno promesse, mantenerle è sempre difficile. Basta che ognuno faccia il proprio dovere. Punto e stop.
I vertici societari devono prodigarsi a vendere la società. Non è possibile andare avanti in questo modo, è una cosa oggettiva, sotto gli occhi di tutti, e quindi è necessario vendere. Il presidente Cunico da tempo lavora con dedizione a questo obiettivo, ma ora si deve per forza arrivare alla conclusione delle trattative. Deve avvenire qualcosa di concreto.
Il direttore sportivo deve costruire una squadra giovane e ben equilibrata, che possa giocare un buon campionato. Deve cercare non solo dei giocatori validi, ma anche degli uomini che amino giocare a calcio, che conoscano i valori della vita, che sappiano che Vicenza è un posto bellissimo per fare calcio, ma che da loro ci si aspetta tanto. Giocatori che sappiano cos’è veramente il Lanerossi Vicenza, e che non lo dimentichino mai.
Il mister deve trasmettere tutte le sue qualità ai giocatori. Deve insegnare loro oltre che il calcio anche i valori e la forza d’animo sua e dei suoi compagni con cui ha conquistato quella Coppa Italia. Deve riuscire, attraverso gioco e risultati, nell’impresa di ridare fiducia ad un ambiente a pezzi.
I giocatori devono credere in quello che fanno. Credere in loro stessi. Amare la maglia. Aver voglia di correre. Aver voglia di vincere. Non aver paura di perdere. Devono essere uomini e dimostrarlo sempre. Non devono dire nelle interviste che per loro è un onore essere a Vicenza, e nemmeno pensarlo, ma devono veramente sentirlo dentro ogni volta che mettono la maglia biancorossa. Devono essere spinti dalla voglia di mangiare l’erba, di spaccare la porta. La voglia di vincere. La forza dell’orgoglio.
E i tifosi? Il loro dovere lo hanno sempre fatto. Tifare. Incitare. Amare. Ma quest’anno più che mai, ci devono essere. Tutto può portare a pensare che ci saranno pochi abbonati, che la voglia di andare allo stadio sia stata ormai spazzata via da tutta la tristissima vicenda societaria e sportiva di questi anni. Ma non deve essere così.
E’ adesso che dobbiamo mostrare a tutti la nostra passione. Dobbiamo mostrare che l’amore per la maglia va oltre la categoria. Dobbiamo far tremare le gambe a chi entra al Menti, uno stadio pieno di passione.
Più di ogni altro anno, è il momento di fare il tutto esaurito. Non è il solito proclamo di inizio anno per richiamare i tifosi allo stadio. E’ una verità. Una sfida. Tornare grandi.
E’ vero, siamo in Lega Pro. Siamo stati sull’orlo del fallimento. Ma è dalle situazioni più difficili che si creano le vere imprese.
Critiche, contestazioni, perplessità, paura di fallire. Sono tutte cose legittime. Ma fa molto più effetto vedere uno stadio pieno nonostante la categoria. E’ la dimostrazione lampante di quanto amore per il calcio ci sia a Vicenza, magari invogliando così qualche imprenditore a fare il passo decisivo per l’acquisto societario e voltare definitivamente pagina.
E’ il momento di riprenderci quanto in questi anni hanno provato a toglierci.
L’orgoglio per i nostri colori.
Forza Lane.