Signor Mbock, pare che nel weekend ci siano stati passi avanti molto importanti…
In questo tipo di situazione molto delicata sono “trapattoniano”, non dico gatto se non l’ho messo in sacco. Per ora posso solo confermarle che stiamo davvero lavorando molto in questi giorni per il felice esito della trattativa.
Inizialmente si era parlato di una bozza di accordo orientata all’acquisizione del 51% delle quote di maggioranza del Vicenza, oggi si parla del 100 %.
È un’altra conferma che le posso dare, l’intenzione del gruppo è quella di rilevare per intero la società.
Il suo ruolo nell’operazione si ferma alla mediazione o in caso di passaggio di proprietà potremmo trovarla anche socio?
Con il gruppo rappresentato dal signor Mehmeti abbiamo svariati interessi comuni e in alcune società sono già presente come socio. Non sarà diverso nel caso dovessimo arrivare a Vicenza, sarei socio anche in questa avventura.
Si è fatto qualche nome importante che starebbe dietro alla vostra cordata, su tutti quello di Behgjet Pacolli…
Guardi, come le ho detto è un momento molto delicato, in cui si sta lavorando per trovare un’intesa che porti a mettere nel sacco quel famoso gatto. Non è adesso che dobbiamo parlare dei personaggi influenti che sostengono questa per adesso solo potenziale acquisizione. Quello che le posso dire è che di uomini d’affari importanti in grado di sostenere in futuro il nostro gruppo ce ne sono tanti, di tante parti del mondo: dalla Russia all’Africa, all’Arabia Saudita. Le conoscenze e amicizie importanti non ci mancano, mi creda.
Lasciando stare i nomi, qual è il progetto del vostro gruppo, nel caso che si arrivi alla conclusione della trattativa? Che cosa si devono aspettare da voi i tifosi biancorossi?
Il progetto è quanto di più semplice ci possa essere, il potenziamento del vivaio della società e la valorizzazione dei giovani talenti.
Sa meglio di me che questo è un progetto che richiede investimenti importanti e diverso tempo…
È un progetto che richiede un po’ di pazienza, non lo nego, ma dalla nostra abbiamo un’ottima esperienza e legami con vivai di società estere molto importanti. E comunque non è detto che non si possano ottenere buoni risultati in tempi brevi.
Tra i vostri interessi c’è anche quello della costruzione di un nuovo stadio?
Chiunque si occupi di calcio oggi ha un sogno, o meglio un modello da inseguire, quello dell’impianto di proprietà della società, seguito in Italia dalla Juventus. Mehmeti ed io non facciamo eccezione, anche a noi piace quel modello. Ma qui torno a dirle che di queste cose è assolutamente prematuro parlare. Fino a quando non ci sarà una firma su un accordo per il passaggio di proprietà rischiamo di parlare del nulla.
Quando potremo rompere gli indugi? Domani può essere il giorno della fumata bianca?
Domani, dopo domani, pazienza… diciamo qualche giorno e sapremo se quel gatto lo metteremo davvero nel sacco.