Mancano due giorni alla nuova convocazione dell’assemblea dei soci fissata per lunedì, un appuntamento fondamentale per il futuro del Vicenza calcio che è chiamato a dare una risposta all’offerta presentata dalla holding lussemburghese Boreas Capital. L’ostacolo che blocca la trattativa, cosa nota da tempo, è rappresentato dalla richiesta degli acquirenti che chiedono che le pendenze della stagione (circa 3 milioni complessivi) in corso siano i soci della finanziaria vicentina, con la prima scadenza che incombe ed è fissata per il 29 giugno. Per quella data servono circa 1,5 milioni di euro e qualora non si riuscisse a rispettare la scadenza l’iscrizione del Vicenza calcio al prossimo campionato di Lega Pro sarebbe fortemente a rischio. L’offerta di Boreas Capital rappresenta quindi l’ancora di salvezza, anche se nelle ultime ore la notizia che l’ing. Francesco Pioppi, il delegato a trattare per conto della holding lussemburghese, abbia patteggiato due anni fa per bancarotta fraudolenta della ditta Prodotti Cosmetici Professionali, fallita nel 2009, ha messo in dubbio la serietà e la consistenza della proposta avanzata dalla holding lussemburghese. Marco Franchetto, presidente di Vi. Fin. Spa e vice presidente del Vicenza calcio spiega come stanno le cose. “ Prima di tutto è corretto precisare che l’ing. Francesco Pioppi non è l’amministratore delegato di Boreas Capital, ma un loro delegato a trattare – ha spiegato il massimo dirigente di Vi. Fin. – noi eravamo al corrente della cosa fin da subito, abbiamo chiesto spiegazioni e dopo averne parlato non abbiamo ritenuto che la cosa avesse un peso rilevante. Il punto che invece mi preme sottolineare è che Boreas Capital rappresenta un’occasione unica per rilanciare il Vicenza calcio e questo lo dico perché ho da tempo un’attività a Dubai e ho potuto appurare la solidità e la solvibilità della holding lussemburghese “. Una proposta di acquisto che è l’unica concreta arrivata in via Schio come precisa Franchetto. “ E’ vero che mercoledì ho avuto un incontro con il dott. Gerardo Meridio che mi ha presentato una possibile nuova proposta di acquisto del Vicenza calcio, ma io sono persona pratica e di fronte a quella che è solo un’idea devo prendere atto che si parla del nulla e quindi non credo ci sia altro da dire “. In pista resta quindi solo la proposta di Boreas Capital, ma per arrivare ad un’intesa bisogna trovare un’intesa tra i soci di Vi. Fin. che devono trovare 3 milioni di euro, perché in caso contrario c’è il rischio concreto di portare i libri in tribunale “ Il rischio c’è, ma su questo punto la situazione è chiara – precisa Franchetto – per tutta la stagione le decisioni sono state prese dall’ex presidente Alfredo Pastorelli che più volte ha detto che nel caso le cose non fossero andate bene avrebbe risposto di quanto fatto. Sia ben chiaro che non ho mai dubitato della correttezza di Pastorelli altrimenti lo avremmo esautorato subito, ma è sotto gli occhi di tutti che le scelte fatte siano state errate e che, pur in un regime di 182 bis, qualche spesa sia stata esagerata ed inutile. I soldi per casa Vicenza si potevano non spendere, magari ci si poteva affidare ad un direttore sportivo più esperto, e forse le cose sarebbero andate diversamente. Però Pastorelli ha sempre voluto fare di testa sua, ha detto che lui non fa la cameriera a nessuno e, ribadisco, ha più volte detto che avrebbe risposto del suo operato. Lunedì ci incontreremo e vedremo se manterrà la parola “.
In caso non si trovasse un’intesa il rischio di portare i libri in tribunale è concreto ma Franchetto al momento non ne vuole parlare. “ Vedremo lunedì, vedremo cosa accadrà “ – precisa il capo gruppo di Pulitalia e Caffè Vero – che prima di chiudere ci tiene a chiedere scusa ai tifosi del Vicenza. “ La cosa che mi preme di più è chiedere scusa ai tifosi biancorossi perché finora non l’ha fatto nessuno e questo mi dispiace molto. Purtroppo come Vi. Fin. abbiamo fatto cose buone all’inizio come aver ottenuto la rateizzazione IVA e la ristrutturazione del debito, abbiamo tolto il malato dalla rianimazione e l’abbiamo portato in reparto ma poi purtroppo non siamo riusciti a portare a termine l’opera. Adesso stiamo lavorando per dare lunedì una risposta alla proposta di Bores Capital, conto che chi ha più volte detto di essere pronto a pagare se avesse sbagliato, mantenga la parola “.