Nel giro di 8 minuti il Vicenza mette la freccia e sorpassa il Pisa conquistando tre punti fondamentali per il cammino salvezza. Queste le principali dichiarazioni dopo il 2-1 del Menti:

Adejo: Il recupero sul finale? Ho dato tutto. Questo è il nostro spirito: dare sempre tutto, chi ne ha ancora ne dà anche per chi è più in difficoltà. Complimenti alla squadra che c’ha creduto fino alla fine. Oggi era fondamentale vincere e ce l’abbiamo fatta con la forza del gruppo. Nel primo tempo eravamo un po’ bloccati perché era una partita da non sbagliare ma vincere così è quasi più bello. Il Pisa ha preso solo 18 gol quindi per noi non era facile sfondare la loro difesa. La prossima partita proveremo a iniziarla bene fin dall’inizio. I tifosi hanno capito il nostro momento incitandoci e chiedendoci la vittoria fino alla fine. Complimenti anche a loro, abbiamo tanto bisogno perché la strada è ancora lunga e dura”.

Urso: “Sono molto contento per il gol e per la vittoria soffertissima. Era importante vincere ma che il rigore l’abbia battuto io è solo un dettaglio. Pucino è il rigorista, non era in campo e quindi ho sentito la responsabilità e sono andato a batterlo. Ci mettiamo sempre qualcosa in più quando rimaniamo in 10. Un plauso va fatto al pubblico che ci ha sostenuto fino al 95esimo, non smetteremo mai di ringraziarli. Ringrazierò sempre il mister per la fiducia che mi sta dando, lo ripago con le prestazioni in campo. Il gol lo dedico alla mia famiglia e ai loro sacrifici che hanno fatto. Quando la palla è entrata ho tentato di esultare ma mi hanno braccato tutti e mi hanno pure tagliato un labbro, non c’ho capito nulla ma è un’emozione che mi porterò dentro a lungo. Il tiro centrale? Avevo deciso di guardare Ujkani, ho visto che rimaneva fermo ma dopo un passo ho deciso di alzarla dalla palla un po’ opposta senza stravolgere la mia idea di partenza. Sono convinto che dopo questa vittoria possa iniziare una seconda parte di stagione veramente importante”.

Ebagua: “Non sto bene purtroppo ma stiamo facendo in modo di star bene. Fisicamente sono ancora molto indietro. Ho messo lavoro pesante ma non sto ancora bene perché ho ancora fastidio, spero che passi e migliori. Lo staff mi ha detto che dovrei stare fermo altri 7/10 giorni fermo. Il mister però aveva bisogno di me e ho voluto rispondere presente. Non penso che con me in campo sia cambiato così tanto, penso che il vero cambiamento sia dovuto alla forza del gruppo. Piuttosto mi dispiace non dare il contributo che vorrei. Nell’occasione del gol sono stato bravo e fortunato: mi sono inserito nello spazio sapendo il movimento del difensore ma poi l’angolino trovato è stata fortuna. Con De Luca ci conosciamo da 10 anni, lui è sempre stato il mio pupillo e ho convinto la società a prenderlo, sono felice che si stia prendendo l’attacco in mia assenza”.

Bisoli: “Il primo tempo è stato molto combattuto contro la difesa migliore d’Europa. C’è stato un gioco molto frazionato fino ad inizio ripresa quando tra espulsione e gol c’è stato il patatrack. Noi però non ci siamo scomposti e al di là dell’ottimo recupero di Adejo non abbiamo mai rischiato né perso lucidità. Poi siamo stati premiati come meritavamo. Ebagua? Quarto d’ora di grande qualità. E’ un giocatore molto importante. La squadra e in particolare De Luca beneficia molto della sua presenza. Intanto pensiamo alla salvezza ma mi piacerebbe pensare a un progetto che ci permetta di giocare senza ansia. Sapevo sarebbe stata una partita brutta e tosta perché era difficile trovare spazi ed andare dentro. Era una partita che si giocava negli episodi e loro probabilmente si sono sentiti sicuri in superiorità numerica. La squadra non ha più solo cuore ma ha anche organizzazione e principi perché giochiamo sempre palla a terra. L’arbitro? E’ quello del 4-1 di Perugia che mi ha buttato fuori. Il primo giallo a Orlando addirittura mi sembrava fallo per noi. Però non pensiamo alle cose negative, ho sempre chiesto ai ragazzi di giocare tranquilli ed equilibrati. E’ chiaro che un pizzico di buona sorte ci vuole”.