Saranno molto probabilmente le condizioni fisiche di Giulio Ebagua a determinare l’arrivo o meno di un nuovo attaccante in casa biancorossa. Il centravanti nigeriano in questi giorni si è allenato a parte, monitorando il dolore e dando modo allo staff medico di valutare lo stato della forma di pubalgia che affligge la punta del Vicenza. Nel frattempo la dirigenza berica ha continuato a sondare il mercato degli svincolati e, dopo aver contattato Rolando Bianchi, ha cercato di comprendere cosa offra il panorama straniero. I nomi avvicinati al Vicenza sono tanti, a partire dal brasiliano naturalizzato croato Eduardo Alves Da Silva, al romeno George Tucudean, a Marounane Chamakh, fino all’ex Siena Innocent Emeghara. Una ridda di voci spesso prive di fondamento, anche se la società berica di contatti e richieste di informazioni negli ultimi giorni ne ha avanzate parecchie.
Quello che è certo è che al Vicenza serve un profilo che possa dare un contributo subito e, se si dà per assodato questo concetto basilare, non si comprende cosa potrebbero dare alla squadra di Bisoli i giocatori stranieri ultra trentenni che poco ancora hanno da chiedere alla loro carriera, e ai quali servirebbe almeno un mese e mezzo per avere una condizione accettabile arrivando così ad aprile inoltrato prima che il presunto rinforzo sia nelle condizioni di dare una mano al Vicenza. In questo quadro avrebbe un senso l’arrivo di un giocatore relativamente giovane sul quale provare anche a scommettere per il futuro. In alternativa resta Bianchi, che Bisoli conosce e che potrebbe giocare subito visto che la serie B l’ha salutata a fine gennaio. A meno che Ebagua dimostri di non stare così male, e che Cernigoi non faccia bene (e sia ben chiaro che ce lo auguriamo tutti) contro l’Ascoli. Perchè se andasse così, il capitolo rinforzo in attacco verrebbe chiuso e non se ne parlerebbe più fino all’estate prossima.