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Padova-Vicenza: le pagelle

Da 9 Marzo 2013 - 18:49Non Ci Sono Commenti3 min leggere

 

Milanovic 7,5: imperioso, dimostra una volta di più quanto questa retroguardia abbia bisogno dei suoi centimetri e della sua fisicità.

Laczko 6: primo tempo difficile per l’ungherese, che però cresce nella ripresa dimostrando di poter dire la sua non appena ritroverà la gamba migliore.

Bellazzini 6,5: confenziona l’assist per il gol del vantaggio, poi si sacrifica collezionando, tra gli altri, molti raddoppi difensivi (dal 60′ Padalino 5,5: è lontano parente del giocatore ammirato nella prima parte della stagione. Fatica ad incidere quando entra e, anzi, un paio di palloni gestiti malamente per uno della sua esperienza rischiano di mandare in apnea la squadra).

Castiglia 7: fedele al numero 4, ma questa volta con il sorriso. Al 4′ contro il Bari aveva fatto la frittata, al 4′ oggi piazza il sinistro che vale 3 punti. E poi mette insieme una prova di gran quantità: ritrovato.

Cinelli 7: si carica sulle spalle il centrocampo, orfano di Ciaramitaro, cantando e portando la croce fino al 93′.

Semioli 6,5: anche per lui partita di grande sacrificio, soprattutto nella fase finale dove riesce a trovare ancora fiato e lucidità in alcune situazioni delicate.

Malonga 6: impagabile in fase di contenimento, ma aveva l’obbligo di gestire meglio due contropiedi nel primo tempo che potevano valere il colpo del ko (dal 68′ Bessa 6: gettato nella mischia nel momento più delicato del match entra subito in partita, dimostrando di poter essere utile alla causa in questo finale di stagione).

Bojinov 6: lo si è visto più spesso in area biancorossa che in quella patavina, tanto da sembrare più un centrocampista aggiunto che una punta, ma oggi serviva anche un Bojinov così (dal 68′ Tiribocchi 6: chiamato a far rifiatare la squadra ci mette tutta la sua esperienza, nel finale prova a pungere ma Silvestri è reattivo).

All. Dal Canto 7: le scelte sono dalla sua parte (Di Matteo in tribuna, Bessa al debutto in una fase estremamente delicata) e dimostra ancora una volta di saper leggere bene la partita (doppio cambio al 68′). Si fa – domani compie 38 anni – e fa a tutti i tifosi biancorossi – oggi il Lane spegne 111 candeline – un regalo enorme, godendosi l’appellativo di mister formato export (4 su 4). Ma la salvezza deve passare anche dal Menti e lui lo sa bene, tanto da ricordarlo nel post partita. Oggi però è doveroso godersi la vittoria, il Dalca se lo merita…

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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