Soluzione vicentina. Prende sempre più quota, infatti, la pista di un’alternativa tutta vicentina, formata da imprenditori già “noti” alla cronaca per le vicende societarie che interessano via Schio. Stiamo parlando di Lino Chilese e Stelvio Dalla Vecchia, che sarebbero affiancati da un altro imprenditore dell’hinterland. I tre starebbero tentando di coinvolgere anche un altro socio forte, sempre della provincia, oltre al famoso “gruppo dei 20”, nato da un’idea del commercialista Pietro Magaddino (ex assessore comunale ed ex consigliere provinciale) che conta tra gli altri Giuliano Fosser e l’imprenditore padovano Angelo Adamo. Tutti nomi che, se confermati, darebbero riscontro alle indiscrezioni che si erano rincorse nelle scorse settimane di una frattura all’interno della cordata Dalle Rive. Intanto il nuovo gruppo vicentino già in settimana dovrebbe incontrare Cunico, ma tra le condizioni per il buon esito dell’operazione pare esserci la permanenza in serie B del Vicenza.
L’alternativa estera. Confermato anche l’interesse da parte di un imprenditore turco, che è già nel mondo del calcio. Le informazioni a riguardo arrivano con il contagocce, ma per il momento si sa che è un industriale che fa parte della proprietà del Fenerbahce e che ha legato il suo interesse alla costruzione del nuovo stadio. Cunico lo ha già incontrato e, salvo sorprese, un altro colloquio è in agenda per la prossima settimana.
A volte ritornano. In questo scenario tutt’altro che semplice, però, non va dimenticato l’avvocato Angelo Massone. Naufragata la trattativa con Lugaresi per l’entrata del gruppo Massone nel Cesena, l’avvocato romano è tornato a strizzare l’occhio ai colori biancorossi. E in una situazione delicata come quella in cui versa la società berica, l’uscita di sicurezza potrebbe essere rappresentata proprio da Massone. Rispetto a qualche mese fa di buono c’è che la trattativa per l’ingresso nel Cesena ha fatto uscire allo scoperto i nomi del gruppo Massone: Tommaso Bruno (già con lui nell’avventura scozzese di Livingston), Eugenio D’Amico e Roberto Parilla. Ora non resta che attendere per capire quali saranno le prossime mossime.
