Altro giro, altra farsa. Ma la Serie B quest’anno sembra sempre più abituata. Dopo le dispute di Pisa in questi giorni si è andati dall’altra parte degli Appenini. La vicenda ha un inizio drammatico con Ascoli-Entella di inizio novembre rinviata a causa del sisma che ha devastato l’Italia centrale. A 20 giorni dal terremoto lo stadio bianconero non ha ancora trovato una congruità per ospitare una partita di calcio e da qui è sorta la necessità della società del Picchio di trovare uno nuovo campo dove poter disputare le gare interne. E’ stato individuato subito quello di San Benedetto del Tronto se solo i tifosi -da ambo le parti- non si fossero messi di traverso. Scartata la prima ipotesi si è passati all’Adriatico, bocciato dall’amministrazione di Pescara per il poco preavviso e la conseguente mancanza di sicurezza con la Lega di B “stupita e rammaricata” dell’accaduto, anche perché -sussurrano i maligni- di fondo ci sono antiche rivalità campanilistiche e non certo burocratiche. Alla fine Ascoli-Perugia si giocherà, con 24 ore di ritardo, grazie al sindaco della città delle Marche che “mosso, in particolare, dall’amore per i colori bianconeri ha deciso di assumersi la responsabilità di autorizzare in deroga l’utilizzo dello stadio Del Duca per lo svolgimento della partita Ascoli-Perugia a porte chiuse”.
Facebook Notice for EU!
You need to login to view and post FB Comments!