Perché ormai è chiaro a tutti che le opzioni rimaste sul tavolo sono soltanto due: o il Vicenza viene venduto entro il 10 di gennaio oppure non ha nessun senso per chiunque acquistare la società berica rimandando il tutto verso il mese di aprile. Di fatto, come si suol dire, “il ferro va battuto finché è caldo” e questo lo sanno bene sia Rino Dalle Rive che l’attuale proprietà biancorossa. I problemi da superare per chiudere una cessione che ormai ha assunto i contorni di un’autentica telenovela sono stati più volte sottolineati, così come è giusto ricordare che lo stato generale della società Vicenza calcio è paragonabile senza dubbio a quella di un malato grave. Ecco quindi che, prendendo magari spunto da quello che è accaduto in questi giorni a Cesena, chi può fare qualcosa per il Vicenza calcio lo faccia. E se sarà vicentino tanto meglio, ma se chi si prenderà carico di salvare la gloriosa società biancorossa venisse da fuori regione, purché serio e con intenzioni e programmi ambiziosi, sarebbe ugualmente il benvenuto.
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