Il Vicenza calcio comunica che Ismail H’Maidat ha scelto il numero 34 per la sua avventura in biancorosso. Resta da capire quindi perché non vada a nessun giocatore la maglia numero 15 lasciata libera da Madrigali, e la 32 scelta inizialmente da Beduschi ceduto poi al Prato (la 33 è, su indicazione della Lega di serie B, riservata al ruolo di portiere) quando le indicazioni della Serie B prevedono che “la numerazione dei calciatori di movimento sia progressiva dal n. 2 in poi, in funzione del numero di tesserati senza soluzione di continuità e senza interruzione di numeri”, se non per esigenze specifiche (nel caso del Vicenza il 3 e il 25 ritirati in ricordo di Savoini e Morosini). A ciò si unisce la quantomeno bizzarra scelta di Cristian Zaccardo: il difensore campione del mondo nel 2006 ha dovuto lasciare il tanto caro 81 e, pur potendo scegliere il 15 in linea con la sua simpatia per il 5 (che aveva a Carpi), ha preferito indossare il numero 9.
Tante sono le segnalazioni che ci sono giunte dai tifosi ben prima del debutto amaro. I sostenitori biancorossi infatti associano la maglia numero 9 agli attaccanti per antonomasia, del calibro di Rossi, Murgita, Luiso e Schwoch che a Vicenza hanno fatto la storia. Senza considerare che, proprio perché ritenuta una seconda pelle, ogni stagione la presentazione delle nuove divise è attesa come un evento imperdibile. Non quest’anno visto che dopo due giornate non si sa se verranno illustrate al pubblico; sarebbe un doppio errore anche perché non si darebbe risalto alla lodevole iniziativa della terza maglia in onore del gemellaggio con il Pescara.
Aggiornamento del 07/09: L’addetto stampa del Vicenza Fabrizio Cometti ci chiarisce come il numero 15 fosse occupato inizialmente da Madrigali e che quindi ci sia la possibilità di proseguire la numerazione dall’ultimo numero occupato senza per forza coprire i precedenti lasciati liberi.