I primi due test contro l’Arco e gli spagnoli dell’Iberos, giocati dopo pochi giorni di preparazione sono stati archiviati con moderata soddisfazione dalla dirigenza berica e dl tecnico Franco Lerda. Contro il Carpi oggi presso l’impianto sportivo di Pergine Valsugana, l’amichevole rappresenterà un test sicuramente più probante, sia perché la partita verrà giocata dopo una settimana di preparazione, sia perché l’avversario è un pari categoria, una compagine che, almeno nelle intenzioni, punterà all’immediato ritorno in serie A. Mister Lerda probabilmente anche oggi mischierà le carte schierando un Vicenza in cui l’obiettivo primario, dichiarato prima della partenza per il ritiro di Andalo, è quello di valutare i tanti giovani che si stanno allenando con il massimo impegno per dimostrare di aver ei mezzi tecnici per giocare in serie B. Anche contro il Carpi si vedrà un Vicenza sperimentale, che proverà probabilmente a giocare con il 3-4-3, con la difesa che passa a quattro quando il possesso del pallone passa agli avversari. Prove tecniche, come è giusto che sia, in un periodo in cui il risultato delle partite non conta più di tanto anche se a perdere ovviamente non ci sta nessuno. Rispetto alla scorsa stagione al momento il Vicenza ha Raffaele Pucino al posto di Mario Sampirisi, passato al Crotone, Giuseppe Rizzo in mediana che prenderà il posto di Federico Moretti che non è stato riscattato ed è tornato al Latina, e nel reparto offensivo Matteo Di Piazza nel ruolo di Giulio Ebagua a cui il Vicenza non ha rinnovato il contratto. Una squadra che finora ha quindi mantenuto la sua intelaiatura di base, con poche modifiche, anche se è chiaro che ad un mese dalla fine del mercato tutto può ancora succedere.
In un quadro abbastanza delineato resta però da chiarire la posizione di Nicolò Brighenti, il capitano del Vicenza ritenuto il giocatore sul quale fondare la nuova squadra guidata da mister Lerda. Da incedibile, il difensore di Bussolengo è entrato al centro di una situazione quasi paradossale, considerato che per respingere le proposte di Frosinone e Chievo Verona, la dirigenza berica aveva deciso di adeguare il contratto a Brighenti, un accordo firmato quando la società berica si apprestava a giocare il torneo di Lega Pro. Quello che poi non ti aspetti è che Brighenti si irrigidisca di fronte alla prospettiva di restare a Vicenza, e valuti la possibilità di cambiare aria. Uno strappo senza apparenti motivazioni, e difficile da ricucire, tanto che ad oggi la permanenza di Brighenti in biancorosso pare assai improbabile. Sul difensore di Bussolengo c’è il Chievo che però non fa mistero che l’acquisto di Brighenti non è certo una priorità del suo mercato; resta vigile anche il Frosinone dove Pasquale Marino stima molto il giocatore, anche se il presidente dei laziali Maurizio Stirpe ha pubblicamente sottolineato come i difficili rapporti tra Marino e la nuova proprietà del Vicenza non favoriscano certo la trattativa. La prossima settimana però si potrebbe aprire una pista nuova, che porta alla neopromossa Spal, società ricca ed ambiziosa che in questo mercato ha già centrato colpi importanti. Che Brighenti possa essere ceduto lo testimonia il fatto che il Vicenza continua a sondare il mercato e dopo Cherubin, che vorrebbe però restare in serie A, e l’ex Di Cesare, che il Bari non cede, ha chiesto informazioni al Sassuolo per l’ex juventino Ariaudo inseguito anche dal Frosinone. Per la difesa è stato proposto anche Michele Cremonesi del Crotone, ma in ogni caso l’attenzione fino alla fine di luglio sarà rivolta più alle uscite, dove è sotto esame la posizione di Urso che potrebbe essere ceduto a una tra Benevento e Salernitana. Qualora partisse Urso, la dirigenza berica andrebbe a valutare Gaby Mudingayi che dovrebbe aggregarsi al gruppo la settimana prossima, mentre è privo di qualsiasi fondamento l’interesse per Pinzi. In attacco non rientra nei piani Maritato che potrebbe essere ceduto al Lumezzane, e ogni altra decisione in entrata verrà presa dopo aver valutato il giovane Cernigoi che finora sta positivamente impressionando (fonte: Corriere del Veneto)