E se a Cittadella è stata abbastanza incomprensibile la metamorfosi tra un tempo e l’altro, stavolta invece tutto è facilmente spiegabile. Non si tratta di questioni di modulo perché a parte una decina di minuti nel primo tempo in cui il Vicenza ha giocato con il 4-2-3-1, per tutto il resto dell’incontro il modulo è sempre stato il 4-3-3. Non dipende dalle scelte di mister Breda che di fatto, difesa a parte non aveva alternative, ma il cambiamento è spiegabile con la qualità e personalità di chi è sceso in campo nella ripresa.
Non lo scopriamo certo oggi che Padalino, che per la prima volta sabato ha giocato tutti i novanta minuti, Semioli e Pinardi rappresentano i giocatori con più spessore sia tecnico che caratteriale di questo Vicenza. Nel gruppo si sta inserendo con prestazioni tutto cuore e grinta anche Plasmati, un combattente che sta diventando giocatore chiave nell’attacco biancorosso. Non può essere un caso, ed infatti non lo è, che quando Pinardi e Semioli (pur entrambi con un tempo al massimo sulle gambe) hanno preso per mano una squadra in evidente difficoltà, tutto è cambiato. La squadra da timorosa e inguardabile, è diventata grintosa e arrembante riuscendo a chiudere il Novara nella sua metà campo anche dopo aver ribaltato il risultato con i gol di Castiglia e Gentili. A conferma che la determinazione, il “mangiare l’erba”, in serie B è fondamentale soprattutto se la qualità tecnica media della squdra non è proprio eccelsa.
Alla fine i tre punti, importantissimi, sono arrivati ma sarebbe molto grave non mettere in risalto i problemi tecnici di questo Vicenza che ha perso Davide Gavazzi, non ha mai potuto contare sul nazionale ungherese Zsolt Laczko e che, con Nicola Rigoni ancora a lungo ai box, dispone di due soli centrocampisti di ruolo. Inoltre in retroguardia ci sarebbe la necessità di aggiungere un difensore forte, e di monitorare con attenzione la possibilità di portare a Vicenza un altro attaccante magari di prospettiva. Cose che si dovrebbero fare, ma che si scontreranno con la consueta mancanza di soldi, sperando che a breve si registrino novità a livello societario altrimenti anche nel prossimo mercato di gennaio si dovrà vendere, a cominciare dal brasiliano Alemao che con la maglia del Guarantigueta ha realizzato 14 gol in 23 partite.