In casa biancorossa al centro dell’attenzione c’è anche il ricorso presentato contro il Vicenza dal presidente della Lega Pro Gabriele Gravina in cui vengono chiesti alla società berica 774.685,35 euro a stagione per i campionati dal 2014/2015 al 2016/2017, a cui andrebbero sommati gli interessi di mora, per un totale di oltre 2,3 milioni di euro. “Non ce l’aspettavamo – sottolinea il direttore generale Andrea Gazzoli – la notizia è arrivata inaspettata visto che l’ultima richiesta della Lega Pro risale al luglio del 2015. La cosa che è bene sottolineare è che non sono emersi fatti nuovi, che la normativa è chiara, e che quindi siamo abbastanza tranquilli anche se, per l’ennesima estate, lo staff legale del Vicenza dovrà rimboccarsi le maniche e lavorare”. Gazzoli sottolinea uno degli aspetti su cui il Vicenza punta per smontare la tesi dei legali della Lega Pro. “Noi riteniamo che la Lega Pro abbia regolarmente ricevuto dalle promosse in serie B (prima e seconda sul campo n.d.r.) quanto previsto, e che quindi quello chiesto al Vicenza sia un di più, quello che si può definire un “indebito arricchimento”. Inoltre il Vicenza non è stato promosso sul campo, e anche su questo punto la normativa è chiara”. In attesa del pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, Gazzoli conferma che per l’iscrizione al prossimo campionato è tutto a posto. “Il termine scadeva ieri, il 30 giugno – precisa il dirigente berico – abbiamo dovuto fare tutto di corsa, ma non ci sono stati problemi; tutto quanto richiesto dalla normativa è stato deposito nei termini e in regola”.
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