Salta al contenuto principale

Caro Direttore,

vedo che siamo in tema di riflessioni e di citazioni e mi permetto di aggiungere anche un mio contributo.
“Noi non abbiamo valore se non per le nostre sofferenze. C’è tanta gente la cui gioia è così immonda, il cui ideale è così meschino, che noi dobbiamo benedire la nostra disgrazia, se ci fa più degni.” Gustave Flaubert – Pensieri- 1915 (postumo).

Quelli che non sanno di calcio faticano a comprendere le lacrime di un cuore spezzato, riservate con pudore all’oscurità di un pullman che rientra da Empoli. Flaubert era un gran bel furbacchione, io suo aforisma ben si addice ai sentimenti tumultuosi che da venerdì sera si agitano nel cuore dei tifosi biancorossi. La sofferenza sublima, è vero. Fa scaturire qualità che non sarebbero mai emerse in circostanze più favorevoli. Lo sanno molto bene quelli di noi che da più tempo seguono le sorti del nostro amato Lane. Quando si ha la fortuna e l’audacia di aver vissuto di persona la tribolata salvezza di Bergamo (1973) o il fantastico spareggio di Ferrara (1989) si vive nella consapevolezza di essere, in qualche modo, degli eletti. Ricordo perfettamente, a distanza di tanti anni, “la luce negli occhi” di chi quel giorno c’era.

Il destino ci ha voluto più forti e più orgogliosi degli altri e per questo motivo dobbiamo mostrarci comunque degni della sorte, quantunque bizzarra e crudele, come nei secondi 45 minuti di Empoli. Quella sorte che ci aveva sempre e comunque collocati “dall’altra parte”. A essere Davide e non Golia. A essere poveri e non ricchi. A essere vinti ma mai domi. In questo senso ritenevo – errando – che anche per dirigenza, allenatori, giocatori e giornalisti, cioè tutti quelli che gravitano ormai per mestiere e non più per vocazione attorno al Vicenza, questo campionato così irto di difficoltà potesse rappresentare un’esperienza di crescita personale e di arricchimento morale.

L’indossare la gloriosa maglia biancorossa, che ha sempre rappresentato valori di elezione come sacrificio, spirito di appartenenza, dedizione e onore, doveva essere vissuto come un prezioso privilegio. Il dirigere la società ed agire per il suo bene, con la saggezza e l’amore di un buon padre che amministra oculatamente la sua famiglia doveva essere considerato un onore. L’essere la guida tecnica del Vicenza Calcio 1902, consapevole in ogni momento della fortuna di riuscire a guidare un gruppo di atleti per farne una vera squadra, doveva essere un’occasione professionale irripetibile e senza prezzo.

Il raccontare il calcio a Vicenza, platea per palati raffinati che così poco chiedono in cambio di qualche domanda al fosforo e di qualche risposta arguta, doveva rappresentare lo stimolo mentale concesso veramente a pochi giornalisti in tutta Italia. Per favore, non banalizzate i nostri sentimenti. Qui ci sono lacrime vere. Ci sia concessa almeno la dignità e il rispetto. Meritiamo qualcosa di meglio di questo baillamme mediatico fatto di silenzi scontrosi, di fughe, di dichiarazioni astiose, di verità sottaciute, di segreti inconfessabili, di pentimenti tardivi e di vili rese.

Caro Direttore, Lei conosce bene la stima che nutro per Lei e i suoi collaboratori. La redazione di biancorossi.net si è sempre distinta per la serietà, la correttezza professionale e la rigorosa puntualità dell’informazione offerta ai lettori. E’ per questo che mi rivolgo a Lei. Dopo questa retrocessione ci sentiamo soli, disorientati e smarriti.  E’ così assurdo in questo momento, pensare a qualcosa di concreto, ad un incontro pubblico, aperto a tutti quelli che hanno a cuore il futuro del glorioso Vicenza 1902, che stimoli e promuova l’intervento attivo delle istituzioni pubbliche e delle forze economiche e imprenditoriali del nostro territorio? Possiamo rimanere ancora passivamente ad assistere alla morte in diretta della nostra squadra del cuore?

La ringrazio dell’attenzione e La saluto cordialmente.

Anna Belloni


Il Direttore è in vacanza, cara Anna. Ma tu sai che tutti noi aderiremo alla tua iniziativa, l’idea è molto bella. Su di noi potete contare per favorirla, determinare dove e  quando, e noi saremo là per documentare l’incontro. Tu sai che credo che solo il grande amore e la forza che la tifoseria biancorossa (ma si devono svegliare tutti, tutti!!!!)  può mettere in campo possa aiutare a risolvere una situazione che definisco molto, molto critica. Dopo le non-risposte di ieri sera del dott. Masolo durante la trasmissione Rigorosamente calcio di TVA sono ancora più preoccupato perchè è parso chiaro che al momento la proprietà non ha la più pallida idea di cosa fare. Che sia molto grave è chiaro a tutti, purtroppo così il futuro non potrà che essere ancora una volta nerissimo. Ma noi tifosi non dobbiamo mollare, dovremo essere in tanti a lottare,  per ribaltare questa situazione che è diventata inaccettabile e che non può che portare nel baratro del fallimento.   
Grazie Anna e a presto.

Corrado Ferretto

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

Lascia una Risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.