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Buonanotte redazione,

sentivo l’esigenza di ringraziare il popolo biancorosso e chiedo se poteste pubblicare sul vostro splendido portale. Grazie.

3.32 del 9 giugno, infilo le chiavi nella porta, sono a casa. Rientro a casa da Empoli. Poco fa ho ritrovato le strade della mia città semi addormentata, guardo con la mente i palazzi fino a Ponte degli Angeli, da Corso Palladio a Piazza Castello e oltre. Domani la città si risveglia in serie C, si chiama Lega Pro ma cambia poco, in sostanza è il gradino più basso del mestiere più bello del mondo.
La partita è andata male e tanti vicentini scivolano piano piano dietro l’uscio, aprono la giornata e la chiudono, custodi della vita calcistica della città, vigilanti, un po’ stanchi certamente, ma per nulla intimoriti. E’ nel viaggio con loro che stanotte rimetto le cose a posto, tra una professione ricca di impegni e smentite, talvolta viziata dall’esigenza di riempire i vuoti senza qualcosa di valore da dire.
La differenza tra essere e apparire di Amleto, il marcio viene a galla solo a tragedia finita. La partita è lo specchio di questa stagione effimera, mai certezze fino alla fine, presidenti e società che han perduto il senso dello scambio (innato) tra giocatore e spettatore: la motivazione di scendere in campo per dimostrare il meglio, a chi ti segue con passione. Siamo tentati dalla mentalità aziendalista a cedere quote di tifo come azioni. Tanto è di moda.
A mettersi nei panni del padrone di turno e dei suoi dipendenti per la crisi del pallone. No, il tifo del biancorosso è integrale, un patrimonio che non va in crisi perché genuino. Questo è il calcio che non morirà mai.
Gli altri possono anche cambiare, passare, addirittura fallire. Ma con dei tifosi così, Vicenza potrà sempre dormire sonni tranquilli. Allora che dall’altra parte del Bacchiglione qualcuno si svegli e metta le cose al loro posto. Si metta nei panni di chi segue il calcio per primo, perché è la fonte della sua invenzione. Qualcosa vorrà dire e anche questa sera lo abbiamo dimostrato.
Grazie a tutti grandi, magici amici tifosi.

Federico Pampanin
Commentatore sportivo su Radio Vicenza

In verità Federico, spesso il marcio viene a galla mentre la tragedia si compie. 
E il coraggio di parlarne fa parte del nostro diritto-dovere di commentatori.
Sorprende un po’ che le tue considerazioni arrivino così tardi, all’epilogo di una stagione in cui non mi pare che né tu, né la tua emittente vi siate distinti per l’esercizio di critica nei confronti di chi sta “dall’altra parte del Bacchiglione”. Ma, come si dice, meglio tardi che mai…

AR

Purtroppo Federico quei tifosi che tu citi ed elogi sono gli stessi a cui hai spiegato che Sergio Cassingena era il salvatore del Vicenza e che gli si dovevano ringraziamenti per quanto stava facendo e non critiche e contestazioni. Ti risparmio anche altre perle che avete raccontato,  ad eccezione degli insulti che IN DIRETTA siete riusciti a farmi perchè durante un’intervista  post partita stavo chiedendo ai nostri “fenomeni” spiegazioni di una delle tante figure di m ….. che hanno collezionato in questo campionato. Ecco, magari prima bisognava ricordare questo. Perchè far finta di niente non è bello ed io sono meno malleabile e gentile di Andrea Ragazzi. La mia idea è che chi ha difeso l’indifendibile ora si assuma le sue responsabilità, se avete accettato di essere radio Cassingena è un problema vostro e  che tale rimanga

  Corrado Ferretto

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Ciao,

allego il mio commento sarcastico alla retrocessione indecorosa del Lane, dove gli unici a pagare saranno i tifosi.

C come… Complimenti!

– Complimenti a Cassingena, venuto a portare il Vicenza Calcio in serie C per ben due volte e fuggitosene poco prima della disfatta.

– Complimenti a Schwoch e alla sua vuota parlantina: evidentemente al Vicenza serviva proprio un dirigente profumatamente pagato per inanellare ogni sabato incredibili banalità. .

– Complimenti a Cristallini, alle sue “scoperte” di giocatori, spesso scadenti, palesemente non pronti per la serie B (Brighenti, Tulli, Maiorino, Bariti), raccattati nel mercato degli scarti (Augustyn, Bianco), riesumati dalla formaldeide (Zanchi, Baclet, Pisano), non-confermati (Rossi), professionisti delle retrocessioni (Soligo, Botta) e autentici fantasmi (Possebon).

– Complimenti per l’esonero e il richiamo di Gigi Cagni: evidentemente la lezione avuta dalla vicenda Maran-Sonetti non è servita a nulla, se non a confermare l’incapacità e la stupida ottusità dei nostri dirigenti.

– Complimenti a Paolucci: chissà ora se lui, che almeno ci ha messo la faccia, verrà con noi “in pullman” in serie C, oppure se preferirà emigrare comodamente in una squadra che gli permetta finalmente di imparare a tirare i calci di rigore. 

– Complimenti a Paro, il regista-che-non-c’è, sceso per grazia divina dalla serie A per fare ciò che tutti i giocatori famosi vengono a fare a Vicenza.

– Complimenti alla Pravda di Vicenza: anni di riverenze e servile retorica hanno fatto credere alla dirigenza di essere sufficientemente competente. Ora che i fatti parlano di serie C, al povero quotidiano vicentino non resta che mettersi ancora di più a carponi. 

– E infine, complimenti al Calcio: una mafia legalizzata dove non ci sarà mai alcuna giustizia sportiva, dove gli onesti (ammesso che ne esistano) vanno in serie C e i truffatori se la cavano sempre con qualche punto di penalizzazione; dove si fa di tutto perché gli stadi siano vuoti e tristi, in modo da ingrassare i soliti padroni delle televisioni.

Naturalmente i responsabili di questa disfatta non pagheranno mai: non restituiranno i soldi (tanti soldi) che hanno immeritatamente guadagnato, non faranno ammenda (se non con le solite frasette di circostanza che i vicentini si bevono come bibite) e con tutta probabilità fuggiranno altrove. Perché Vicenza è così: si fa calcio senza grandi pressioni, si retrocede indecorosamente senza grandi pressioni. L’ambiente perfetto per finire nell’anonimato.

Ancora tanti Complimenti a questo ViCenza di spreconi inCapaci.

Gabriele – Vicenza

Mannaggia, Gabriele, il tuo commento è articolato e simpatico. Ma abbiamo dovuto tagliare qualche insulto di troppo.
Pur se scrivi tu l’eventuale querela arriverebbe a noi…e non possiamo permettercelo.

AR 

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Roberto ci ha inviato due lettere, una con destinatario Corrado Ferretto, l’altra Gigi Cagni (postata anche sul blog del tecnico bresciano). Le pubblichiamo entrambe.

PER CORRADO FERRETTO:

Grazie.
Per i tuoi, mi permetto di darti del tu, preziosi spunti giornalistici. Senza di questi non sarei venuto a conoscenza di molti aspetti controversi, e avrei vissuto la stagione solo da un punto di vista ovattato. Sapere di poter disporre di una informazione di questo livello, mi fa digerire volentieri anche la Lega Pro, perchè supera di gran lunga gli scontati approfondimenti fatti da altri, e di tutta l’editoria, se così si può definire, legata al Vicenza Calcio. Sebbene altri validi giornalisti lavorino nell’indotto del Vicenza, nessuno è così preparato, mai scontato, quale sei tu.

In attesa che tu possa chiarire con mister Cagni il controverso aspetto della preparazione atletica e dei problemi del girone di ritorno sorti con alcuni giocatori (Elvis), nonchè l’epurazione del dottor Ragazzi, ti saluto con profonda stima.

Grazie ancora,

Roberto

LETTERA INVIATA AL BLOG DI GIGI CAGNI:

Grazie di tutto mister. Rimanga.

Per quelle tantissime persone che a Vicenza sono consapevoli che Cagni valga molto di più di quanto il campo possa aver decretato, che lo stimano profondamente e che glielo hanno dimostrato anche ieri ad Empoli.
Lo faccia per rimanere nella storia di questo club, da lei tanto stimata: un gesto, vale sempre più di mille parole, perchè le parole se ne vanno pure col vento sfavorevole, i fatti mai.
Il Vicenza non scompare oggi, le proprietà svaniscono, cambiano, ma i colori e la passione della gente no. Chi viene ricordato, come ieri Otero, è per la propria passione, per il proprio lavoro, per il proprio “sogno biancorosso”.

Lo faccia per Lei. Con un risultato di livello, una preparazione atletica solo sua, può bissare il buon lavoro fatto fino ad oggi, senza ripartire, mi permetta, glissando, da altri lidi.
Lo faccia per rispondere ai dubbi sull’andamento della seconda parte della stagione, per rispondere con i fatti, senza scegliere di affondare così come tutte le componenti di questa società.
Si rilanci nel calcio che conta gridando con i risultati che questa non è stata solo una occasione mancata, una esperienza negativa.

Già altri hanno scelto la strada più semplice, e sono comunque ricordati con piacere, come Iachini. Ora sta a lei scegliere cosa fare della sua carriera futura: ripartire da zero con un’altra realtà o rimanere e…ricostruire.

La stima comunque permane. Scelga la gloria.

Per quanto tutto questo non dipenda solo da lei, sperando in una concreta proposta della società (che almeno questo, di buono, lo potrebbe fare), ci pensi.

Con stima,

Roberto

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Cara redazione di biancorossi.net e tifosi,

io sono un giovane tifoso nato nel ’98. Ero quindi troppo giovane per vivere gli “ultimi grandi momenti del lane”, l’ultima stagione in A del 2000-2001, se non sbaglio.
Quindi io ho visto solo la serie B ho visto sempre e solo questo schifo,questa società di cui l’Italia intera ride e che è riuscita nella dura impresa di rovinare tutto in 8 anni, solo perchè al sabato si annoiava.
Anche se saremo ripescati, io questa retrocessione la sentirò sempre e non penso che sarò più di tanto soddisfatto in caso di ripescaggio, perchè sul campo non ce lo siamo meritati.
Con questa retrocessione hanno mancato di rispetto a questi fantastici tifosi, che nell affluenza media di quest anno sono sesti dietro solamente alle “grandi” di quest anno.
Io l’anno prossimo sarò ancora li in curva sud a cantare per questi colori, per questa maglia, per questa fede, ma non so sinceramente quanta gente ci sarà ancora. Ma sono sicuro che se le cose cominciassero ad andare bene lo stadio si riempirebbe immediatamente.
Di calciatori ne resteranno veramente pochi, penso Gavazzi e pochi altri quelli che forse a questa maglia ci tengono ma penso che questa potrebbe essere l occasione giusta per rivalutare il settore giovanile che a parer mio è stata sottovalutata in questi anni.. però se resta Cassingena questi discorsi secondo me non si potranno fare.
Riguardo la partita di ieri ho poco da dire.. é SEMPRE LA STESSA STORIA!!
Vorrei concludere questa lettera facendo i miei più immensi complimenti a Corrado Ferretto, del quale ho la stima più profonda e totale, anche per la sua professionalità e la sua passione immensa che mette in quello che fa!
Onore ai tifosi,quelli veri..

Bocia (Curva Sud)

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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