Spettabile redazione,
Volevo ringraziare biancorossi.net e in particolare Corrado Ferretto per quanto sta facendo per il Vicenza calcio.
Vi considero l’unica voce libera di Vicenza e mi auguro che questo scritto possa essere pubblicato.
Volevo inoltre chiedere a Corrado cosa ne pensa dell’intervista di ieri di Cagni (sulla Gazza, ndr), che ribadisce che ha trovato un Vicenza disastrato a livello fisico, e che a Pescara se il Vicenza ha perso non è colpa sua. Non ti sembra che se si vince è merito suo e se si perde è colpa sempre degli altri?
Quanto al famoso diverbio di Pescara vorrei che tu mi dicessi cosa ne pensi quando lui ti dice che è tifoso del Vicenza (per un milione e mezzo?), quasi cercando di minimizzare il tuo amore per il Vicenza.
Da poco sono venuto a conoscenza che negli ultimi trent’anni hai perso due, tre partite del Vicenza, puoi vantare quasi mille radiocronache e una passione senza pari. Perché tu pubblicamente non dici mai queste cose?
Un’ultima cosa. Dopo aver detto che battevamo il Modena 2 a 1, che facevamo 1 a 1 a Empoli e aver previsto la vittoria sul Bari, dici che si vince anche a Reggio?
Grazie della risposte e forza Vicenza.
Enrico
Sulla questione fisica ribadisco che a mio avviso è uno (non l’unico di sicuro) dei problemi che ha contribuito a far sì che il Vicenza abbia disputato una stagione a dir poco negativa. Dopo una durissima ma dissennata preparazione estiva, il Vicenza ha poi lavorato poco finendo pian piano sulle gambe, senza benzina.
Non a caso fin dal primo giorno Beghetto ha caricato l’aspetto atletico nel chiaro tentativo di recuperare. Un ex preparatore atletico del Vicenza (perdona se non cito il nome) mi confermò questo a marzo e mi disse che sarebbero servite non meno di sei, sette settimane per vedere qualche miglioramento.
Per il resto credo sia giusto che ognuno si faccia la sua idea sulle dichiarazioni di Cagni, preferisco non commentare.
L’unica cosa che posso dire è che sapevo che Cagni è un grande tifoso del Brescia e resto convinto che nella vita si può cambiare tutto tranne la mamma e la squadra del cuore. Quanto alla mia storia di tifoso è vero quello che tu scrivi, da quando avevo sette anni seguo il Vicenza al Menti e poi dai quindici anni sia in casa che in trasferta. Ma la mia è una storia come tante altre, sono tantissimi i tifosi che ho conosciuto che si sono innamorati a varie età e nei modi più strani di questi meravigliosi colori e nonostante tutto non li hanno mai abbandonati.
La mia peculiarità è che ho avuto la fortuna nell’agosto del 1990 (Vicenza – Pievigina 3 a 0 di Coppa Italia di serie C) di iniziare a raccontare il Vicenza alla radio e di aver raggiunto le 963 radiocronache, ad un solo campionato dalle 1000, obiettivo centrato in Italia solo da quattro giornalisti.
Ma ci arriverò anch’io, non appena ci sarà una nuova società che non mi impedirà di continuare ad essere il radiocronista del Vicenza come ha fatto il signor Cassingena questa estate.
Per finire vinceremo anche a Reggio Calabria, dico 2 a 1 per il Vicenza e poi tutti a soffrire ai play out per centrare un’altra tribolatissima salvezza.
Grazie e sempre forza Vicenza
C.F.
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Spettabile redazione,
ho una domanda per Corrado: ma che fine ha fatto Cristallini?
Lettera firmata
Di fatto fa parte degli epurati dopo il ritorno di mister Cagni.
Via Cristallini, via Schwoch (che ha mantenuto l’incarico di parlare alla stampa a fine partita) e via il dottor Ragazzi e il prof. Talenti.
Un giorno ci spiegheranno il perché, e sono curioso di capire che cosa si inventeranno soprattutto per Talenti (tifosissimo del Vicenza), il miglior radiologo d’Italia, che visita i calciatori di metà serie A e serie B.
C.F.