Si accendono gli animi quando in sala stampa sale Gigi Cagni, al ritorno sulla panchina berica dopo due mesi di gestione Beghetto-Zanini: “L’unico obiettivo di oggi era vedere come si comportavano i singoli in vista della sfida di Modena. Certo mi dispiace per la gente ma questo 6 a 0 non cambia nulla, il Pescara ha battuto con lo stesso scarto anche il Padova che è in lotta per i playoff”. Sotto accusa finisce la difesa rea di aver subito un passivo pesante: “Avevo intenzione di giocare con quattro difensori di cui uno, in base alla posizione degli attaccanti avversari, avrebbe dovuto staccarsi dietro per i lanci lunghi. In un giorno però, specie con una difesa rattoppata, non si può improvvisare nulla; sono stati bravissimi perchè hanno dato tutto ciò che potevano. Il problema però non è stata la difesa: ho rivisto i problemi di ottobre con una squadra che indietreggia a centrocampo. Quando sono arrivato la squadra aveva questo gran difetto che ha tutt’ora, purtroppo in un giorno non potevo risolverlo”. Quando le domande virano sul crollo avuto dopo la pausa di gennaio le risposte latitano e dopo un’accesa discussione il mister conclude: “Non posso valutare ciò che è successo senza aver avuto la squadra per due mesi. Ora dobbiamo mettere da parte ogni ostilità, rimanere compatti per quattro partite e remare tutti dalla stessa parte senza polemiche. I conti li faremo alla fine.”
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