Il giorno dopo è tutto un susseguirsi di emozioni su ciò che si è appena vissuto e domande sul prossimo futuro. Pubblichiamo le tante mail ricevute nell’immediato dopogara che è costato l’eliminazione del Vicenza dalla lotta per la A. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.
Marino lo VOGLIO A VITA A VICENZA
(Filippo)
Gentile Redazione Buongiorno (anche se il risveglio è stato molto confuso)
Non ho mai avuto l’occasione di scriverVi ma dopo questa partita ieri sera ho elaborato un pensiero anche sentendo le parole dei vari protagonisti. Come tutti ritengo sia giusto e doveroso ringraziare i nostri beniamini per averci fatto riassaporare il profumo del calcio che conta e aver ridato a Vicenza uno spirito calcistico che da troppo tempo mancava (non nomino nessuno perché ometterei sicuramente qualcuno e perché tutti secondo me sono stati importanti). Ora però come in tutte le cose è giunto il momento di voltare pagina e già da ieri sera tutti quanti siamo andati a casa con la fatidica domanda di cosa sarà del nostro Lane. Ora credo che nessuno sia in grado di rispondere a questo quesito anche perché come sempre le verità le sanno in pochi e ovviamente le tengono ben nascoste. Però già ieri sera nei vari commenti di fine gara (commenti comprensibilmente confusi tra amarezza, tristezza, delusione ecc…….) nessuno dei protagonisti ha dimenticato di inserire nella propria disamina alcuni punti che danno una chiara immagine di cosa è stato quest’anno il VICENZA:
– Ambiente dove si può lavorare bene
– Gruppo inteso come una cosa vera e reale
– Uomini oltre che giocatori
Io condivido appieno quanto detto da loro perché queste cose hanno creato una amalgama che da anni non si vedeva nei giocatori che hanno calcato il vecchio e glorioso Menti. Io da semplice tifoso raccolgo queste affermazioni e le metto insieme per porre una domanda a tutti i protagonisti, in primis società e a scendere fino all’ultimo giocatore: se VICENZA ha dato a tutti quanti quanto sopra detto, perché è così difficile pensare che tutti non possano fare qualcosa per poter pensare che la partita di ieri è veramente un punto di partenza e non di arrivo, come detto da Cunico? Ora qui ognuno di noi avrà la sua opinione su Cassingena, su Cunico, sui Giocatori, su Marino e chi più ne ha più ne metta e ovviamente tutti diranno che a farla da padrone sono ovviamente i soldi e comanda chi ce li ha. Però mi chiedo essere così felice di fare un lavoro che effettivamente un lavoro non lo è, e farlo in un posto dove TU in primis dici di aver trovato tutto questo, non è già il massimo che uno sportivo può avere?
Non voglio dilungarmi oltre ma solo fare un piccolo fuori programma da quanto scritto. Ieri sera in Curva vicino a me c’era un ragazzo di 12/13 anni che a fine partita piangeva perché la sua squadra del cuore non aveva raggiunto un sogno e mi sono rivisto 30 anni fa in lui che ad ogni sconfitta avevo il magone e a volte piangevo. Ancora oggi ho il magone (non piango più ovviamente) però se ascolto bene le parole di chi ha la fortuna di fare la cosa che ritengo la più bella del mondo e con 30 anni in più di esperienza, penso che veramente se sono in un posto così bello io non me ne andrei più via ma resterei a fare il mio LAVORO.
Io ai sogni ancora ci credo!
Emiliano Vedovato
Gentile Redazione,
che anno è stato. Inimmaginabile. Forse irripetibile?
Credo sia questo lo stato d’animo dei tifosi, non rabbia o delusione, ma l’angoscia della sensazione di vuoto. E adesso?
Siamo qui a sperare che i pezzi importanti della squadra non se ne vadano, vedere cosa deciderà Marino, e che fine farà tutto il Vicenza per le questioni societarie. Siamo assetati di notizie, non volendo pensare che sia tutto finito.
Per fortuna c’è una fonte come Biancorossi.net, che ci aggiorna tempestivamente sulle anche minime novità. Tutti noi aspettiamo di poter sciogliere la morsa del dubbio.
Grazie,
Daniele da Brendola
Ciao, sono Nicolò, un tifoso abbonato che ieri era presente allo stadio!
Volevo chiedervi se sapete dirmi se sono in programma allenamenti questa settimana…. Vorrei andare sabato a isola per dire grazie a questo bellissimo gruppo che ha sfiorato una bellissima impresa. I playoff sono un’altra cosa ma non dimentichiamo che siamo arrivati 3i facendo una stagione esaltante che da anni non si vedeva.
Grazie mille anche a voi per la passione che avete nel tenere aggiornata questa bellissima pagina web.
Grazie ai ragazzi della curva per l’accoglienza alla squadra prima del match e per la correografia!
Forza Lane
Nicolò De Toffoli
(La squadra ha terminato la stagione e quindi non si allenerà più al Morosini. Domani mattina però verso le 10.30 il Vicenza sarà in corso Fogazzaro, appositamente addobbato di biancorosso, per ricevere il saluto dei tifosi. Red.)
DOPO DIECI ANNI DI NEFANDEZZE DELL’ERA CASSINGENA FINALMENTE QUEST’ANNO SI E’ RIVISTO L’ENTUSIASMO DELLA GENTE GRAZIE ALLE PRESTAZIONI DELLA SQUADRA, DEGLI ALLENATORI E ANCHE GRAZIE AL LAVORO DEL DIRETTORE GAZZOLI. IL SOGNO PURTROPPO E’ FINITO MA SI E’ USCITI A TESTA ALTA PERCHE’ SE QUALCUNO NON SE LO RICORDA LA PRIMA PARTITA DI CAMPIONATO DOVEVA ESSERE CONTRO IL GIANA ERMINIO. DOBBIAMO RINGRAZIARE PER AVER GIOCATO I PLAY-OFF LA FAMIGLIA FRANCHETTO, NELL’ENTUSIASMO GENERALE NON SO SE TANTI TIFOSI HANNO CAPITO L’INTERVENTO DELLA VI-FIN E NON A CASO SUBITO DOPO LA SIGNORA FRANCHETTO E’ STATA INSIGNITA DEL TITOLO DI PRESIDENTE ONORARIA, NON CERTO PER LA SUA SIMPATIA MA AVER SALVATO A QUESTI INCAPACI LA BARCA SE NO CI PENALIZZAVANO VISTO CHE ERANO FINITI I SOLDI PER PAGARE GLI STIPENDI. DIECI ANNI FA DOVEVA ESSERE AL TIMONE DEL VICENZA LA FAMIGLIA FRANCHETTO NON GLI INCAPACI DELLA FAMIGLIA CASSINGENA. ORA CHE L’EUFORIA E’ FINITA , TANTI GIOCATORI ANDRANNO VIA PERCHE’ SONO QUASI TUTTI PRESTITI E FORSE ANCHE L’ALLENATORE MA QUELLO CHE MI FA PREOCCUPARE DI PIU’ E’ LA SITUAZIONE SOCIETARIA VISTO CHE NON ENTRERANNO GLI INTROITI DELLA PROMOZIONE IN SERIE A VOI CHE COSA NE PENSATE?
Cordiali saluti SANSON
Gentile Redazione di Biancorossi.net,
a seguito dell’eliminazione del Vicenza dai playoff per la serie A, che brucia tanto per 3 motivi (gol subito a Pescara con Sansovini in fuorigioco, ultime due prestazioni non in linea con la qualità espressa nel girone di ritorno, assenza per squalifica o infortunio di giocatori fondamentali), v’è tutto un susseguirsi nei media di accomodanti e auto-consolatori “grazie ragazzi!”.
Ora, la rosa indubbiamente merita questi ringraziamenti, per aver disputato un campionato al di sopra delle aspettative (per la verità Carpi e Frosinone dimostrano che l’impresa non era affatto improba); tuttavia è bene chiarire anche che questa mancata promozione causerà enormi disguidi.
Marino, allenatore competente come qui non se ne vedevano da tempo, probabilmente se ne andrà (come dargli torto?), e come lui molti calciatori che hanno costituito l’ossatura titolare di questa squadra (sono quasi tutti in prestito e, visto come si son comportati, hanno mercato). Considerato che la rosa corta è stata uno dei principali handicap del Vicenza di quest’anno, ne consegue che la prossima stagione ci rimarranno i rincalzi (Camisa ha già dichiarato che desidera restare – che il Fato ce ne scampi – e rivedremo in campo il confusionario Gentili e l’incosistente Giacomelli). Difficile che possano essere sufficienti le conferme di Brighenti e Cinelli e quella, incerta, di bomber Cocco.
Se si aggiunge che la società naviga in un mare di debiti, latita dal punto di vista organizzativo e politico da anni, e che non si può pretendere da Cristallini un’altra alchimia miracolosa, forse sarebbe il caso di finirla di sbrodolare elogi (in fondo è gente ben pagata che ha fatto solo il suo lavoro) e cominciare a preoccuparsi per la salvezza nel campionato venturo.
Primo, perché salirà in serie A una squadra (Bologna o Pescara) dimostratasi non certo superiore al Lane nel torneo regolare; secondo, per non prendersi in ritardo anche quest’anno con l’allestimento del prossimo staff.
Un’annata fortunata non cancella le precedenti tredici.
Cordiali saluti,
Gabriele.
Gentile redazione, volevo esprimere tramite voi la mia gratitudine a questa squadra, a questi giocatori e a tutti i tifosi del Vicenza! A chi rimarrà e a chi se ne andrà, a chi ci ha messo cuore e sacrificio veramente credendoci fino in fondo. Per noi tifosi del Lane conta sopratutto il cuore, la passione e l’impegno. Non sono arrivati i risultati sperati alla fine ma quello che conta è aver visto di nuovo il vecchio Menti pieno, aver riassaporato la passione che Vicenza ha per la squadra che la rappresenta, aver provato ancora un emozione che va oltre ogni risultato, esser riusciti ancora una volta a dimostrare questo magico attaccamento. Dai playout di Empoli al terzo posto meraviglioso di questa stagione. Grazie a tutti veramente di cuore. Rimane già un po’ di nostalgia per ciò che è stato ma volevo sottolineare ugualmente quanto importante sia, a prescindere dal futuro prossimo, avere ben presente ciò che si è potuto creare in un gruppo di giocatori che hanno veramente sposato la causa, che giocavano si per loro stessi, ma che sentivano veramente e con orgoglio di vestire quella vecchia maglia che è comparsa gigante coprendo la mitica sud nell’ultima partita di quest’anno. Il tifoso lo capisce quando c’è vera passione ed in questa stagione meravigliosa, a tratti incredibile, tutto ciò l’ho vissuto veramente, dopo tanto tempo ancora una volta. Vorrei tanto che questo grande gruppo, dallo staff tecnico ai giocatori, condividesse con i nuovi che arriveranno cosa è significato per loro giocare per il Lane, niente di più, affinchè si inizi con il piede giusto, perchè non ci sono solo i soldi, non ci sono nomi altisonanti, non esistono promesse fatte a vanvera, esiste solo il cuore e la sincera passione prima di tutto secondo me! Resta comunque viva la speranza di un cambio societario ormai doveroso.
E quindi grazie per ciò che è stato perchè è stato veramente stupendo! Ancora un’ altra volta: grazie ragazzi, grazie a tutti, forza Vicenza sempre e comunque!
Francesco di Costabissara