Prima Squadra, Primavera e Allievi, staff tecnico, dirigenti. Tutto il Club ha preso all’incontro formativo condotto dall’avvocato Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar AG, società leader nell’analisi dei flussi di scommesse e nella lotta al match-fixing, scelta come “Integrity Partner” dalla Lega Serie B.
A supportare il lavoro di educazione e contrasto al match fixing, l’Istituto di Credito Sportivo, che ha scelto di appoggiare le attività formative dimostrando grande fiducia nel progetto e che è presente con Responsabile Supporto commerciale Ics Marco Silvestri.
Grazie ai workshop tenuti durante la giornata – prima squadra settore giovanile – i tesserati del Vicenza Calcio hanno appreso le dinamiche relative ai possibili tentativi di frode, sui rischi di un eventuale coinvolgimento diretto, sulle tecniche che le organizzazioni criminali utilizzano per avvicinare i tesserati: una vera e propria lezione di “autodifesa” resa ancora più efficace grazie alla visione e all’analisi di episodi realmente accaduti, tratti dall’esperienza internazionale degli analisti di Sportradar. Particolare attenzione è rivolta al ruolo dei social network, strumenti di contatto sempre più spesso usati dai fixer, per carpire la fiducia di atleti di ogni età e sfruttarne l’amicizia per alterare il regolare svolgimento delle partite.
Il Fraud Detection System, il centro di analisi di Sportradar a Londra analizza oltre 5 miliardi di dati su base giornaliera, incrociando i flussi di scommesse con migliaia di dati sportivi e generando i report dettagliati su tutte le partite di Serie B e A dei 54 Paesi UEFA. Il progetto Regoliamoci è organizzato e coordinato da Gianluigi Pocchi responsabile delle attività di Integrity e delle iniziative di Responsabilità Sociale della Lega Serie B.
Proponiamo un’intervista esclusiva all’Avv. Marcello Presilla, Integrity Executive di Sportradar, presente oggi a Vicenza per l’Integrity Tour.
Quella di oggi è stata una tappa molto significativa e per questo ringraziamo il Vicenza Calcio, i dirigenti, i calciatori, gli staff tecnici per la loro disponibilità. Ancora una volta i calciatori hanno dimostrato di voler conoscere quelli che sono i rischi e i pericoli che possono circondare il calcio legati al mondo delle scommesse. Le scommesse in quanto tali non vanno demonizzate ma i tesserati devo sapere che le stesse costituiscono per loro qualcosa di proibito, di vietato dal codice di giustizia sportiva.
L’incontro è stato estremamente positivo e ha dato luogo a domande, ad osservazioni pertinenti. Abbiamo poi replicato con grande soddisfazione nel pomeriggio coinvolgendo le squadre Primavera e Allievi con i relativi staff.
C’è ancora molto da fare. Sportradar lavora da anni al servizio dello sport pulito. Siamo controllori per conto della Uefa delle prime e seconde divisioni europee. In Italia monitoriamo anche la Lega Pro, il calcio a 5, il rugby con il Sei Nazioni e altri grandi eventi. Lavoriamo anche facendo prevenzione, svolgendo incontri come quello odierno che servono a rafforzare e rendere più consapevoli i calciatori. Possiamo dirci soddisfatti delle attività intraprese con le rispettive Leghe per una messa in sicurezza del calcio italiano.
Il fenomeno delle partite truccate non presenta oggi confini geografici o sportivi. La lista delle discipline utilizzate per ottenere profitti illeciti da parte delle organizzazioni criminali abbraccia non solo il calcio ma anche il basket, il rugby, il tennis, il cricket. Esistono certamente particolari aree geografiche, come ad esempio il sud est asiatico o una parte del sud est europa, con una forte incidenza. Anche in Italia, in passato, si sono verificati grossi scandali, come in Germania, in Finlandia o nella stessa Inghilterra. Nessuno può sentirsi immune dalla piaga del match fixing. E’ bene mantenere sempre elevato il livello di guardia e di attenzione ma anche essere per certi versi positivi.
Sportradar fa una parte del lavoro. A loro volta le società non devono mai sentirsi deresponsabilizzate e porre massima attenzione sul tema scommesse ed integrity. E’ necessario che ognuno faccia la propria parte: Federazione, Leghe, Club, giocatori, gli organi di polizia. Non bisogna mai dimenticare l’importanza di un calcio pulito e trasparente. Oggi una società può incorrere in ripercussioni estremamente gravi che possono portare anche al fallimento come conseguenza di attività legate al calcio scommesse.
Anche i media hanno una grossa responsabilità. Viviamo nell’epoca della comunicazione, è importante farla in maniera corretta evitando l’approccio prettamente scandalistico e magari enfatizzando invece progetti positivi come quello di oggi a Vicenza, una giornata che fa onore alla società e alla Lega.