E’ trascorso un intero girone dalla gara di andata in cui Pasquale Marino si sedette per la prima volta sulla panchina del Vicenza, ma da allora molte cose sono cambiate. La compagine berica dal terz’ultimo posto è salita al terzo, e la squadra è cresciuta nel gioco e nei risultati in maniera inimmaginabile. “ Pensando all’andata mi vien da dire che c’è una bella differenza, che è cambiato quasi tutto – precisa il tecnico del Vicenza – dopo la sconfitta patita a Carpi eravamo nelle zone basse della graduatoria, poi pian piano, partita dopo partita siamo risaliti e devo dire che adesso si sta un po’ meglio. Ma noi dobbiamo cercare di estraniarci e di non farci contagiare dalla giustificata euforia che c’è all’esterno, dobbiamo vivere questa situazione con serenità, senza particolari tensioni e assilli. Affrontare la prima della classe ti porta a prepararti al meglio, ad essere carico e concentrato in vista di una partita in cui si va ad affrontare una compagine che occupa meritatamente, e con distacco, il primo posto in classifica. Lo stadio esaurito, l’importanza della gara ti porta ad avere gli stimoli al massimo, e per questo non c’è bisogno di caricare ulteriormente questa vigilia “.
Conquistata la permanenza in serie B con largo anticipo, alzare l’obiettivo ne è la naturale conseguenza, ma mister Marino vuole che i suoi pensino alle gare che restano da giocare con un’altra ottica. “ Finora abbiamo sempre pensato e preparato una partita alla volta, senza guardare il calendario e stilare inutili tabelle. In questa maniera siamo arrivati sino a qui, non vedo perché dovremo cambiare il nostro modo di affrontare le gare. Ritengo che ci sarebbe il rischio concreto di sprecare molte energie nervose, meglio concentrarsi sempre sull’avversario di turno cercando di trarre il massimo da ogni match “. L’ipotetica classifica stilata dall’andata a Carpi ad oggi, vede il Vicenza primo con 42 punti, e il Carpi secondo con 41, poi il vuoto. “ Vista così non si può negare che i numeri sono dalla nostra parte, e di conseguenza non posso che essere molto soddisfatto di quello che questa squadra ha saputo costruire, qualcosa d’impensabile all’inizio. A riguardo però bisogna sottolineare che i risultati non vengono mai per caso, e che per ottenerli ci devono essere diverse componenti che remano tutte dalla stessa parte. La forza di questa squadra è il gruppo, unito anche fuori dal campo. Lo si vede dal lavoro settimanale, dal fatto che chi sta fuori è il primo tifoso di chi gioca, e da come si aiutano tra loro nel corso delle gare “.
Compattezza che sarà necessaria per affrontare una compagine forte come il Carpi che non perde lontano dal “Cabassi” dalla trasferta di Avellino dello scorso 12 ottobre, e non subisce gol da dicembre, nell’1 a 1 ottenuto a Lanciano. “ Sono dati che non conoscevo – sottolinea Marino – ma che loro fossero forti lo dice la classifica, e il loro ruolino di marcia. Possiedono la miglior difesa del campionato, è una squadra solida che gioca un calcio molto agonistico, e sa sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione. Quello del Carpi è un primo posto ottenuto con un girone d’andata di primissimo livello, e credo che lo manteranno fino alla fine del campionato ottenendo una promozione meritata e che consentirebbe al mio collega Castori, un tecnico che ha fatto tanta gavetta, di approdare in serie A “.