Sarà una settimana importante quella in corso per il Vicenza calcio che sabato affronterà al “Menti” la capolista Carpi. Oltre a quello che accadrà in campo, c’è attesa per lo sbarco in Italia dei leader della cordata estera, composta anche da un imprenditore del Qatar, che nei programmi dovrebbero fare prima tappa a Milano presso la sede dello studio legale che li rappresenta, e poi a Vicenza per incontrare i vertici della società biancorossa e l’advisor dei berici Ippolito Gallovich. Dopo attenti e ripetuti controlli sui numeri e sui bilanci del Vicenza calcio, l’arrivo in Italia dei vertici della cordata estera, ossia di coloro i quali occupano le stanze del comando, sulla carta dovrebbe avere il significato di arrivare entro una decina di giorni ad una definizione, positiva oppure negativa, della contrattazione. Tutto prosegue nel massimo riserbo, con le poche indiscrezioni che sono trapelate nei giorni scorsi, che porterebbero ad un’intesa di massima già raggiunta, con un accordo che dovrebbe prevedere anche l’acquisto del centro tecnico “Piermario Morosini” di Isola Vicentina, centro che come più volte precisato è di proprietà della River Srl e della Sporting Srl dell’ex presidente del Vicenza calcio Aronne Miola. Facile immaginare considerata l’ottima classifica della squadra biancorossa in piena lotta per la promozione in serie A, che la bozza d’intesa preveda anche una doppia soluzione, una in caso di permanenza in serie B del Vicenza e un’altra qualora si concretizzasse la promozione della squadra berica nella massima serie.
Molto più indietro è la trattativa impostata da Sergio Cassingena, presidente di Finalfa S.r.l. che nei giorni scorsi ha incontrato alcuni imprenditori vicentini con cui si è iniziato a intraprendere un dialogo per verificare se esistano le possibilità per entrare nella compagine societaria attuale. I nomi degli imprenditori vicentini anticipati nei giorni scorsi, Alfredo Pastorelli, Alberto Stella, Massimo Masolo, Lino Chilese e Alberto Morato, trovano conferme da più parti, mentre, stando ai bene informati, le parti al momento sarebbero molto lontane e un’intesa pare decisamente difficile da trovare anche perché la cordata degli imprenditori vicentini potrebbe essere formata da altri componenti, fino ad un massimo di dieci, e trovare un accordo che accontenti tutti pare impresa molto complicata. Quello che è trapelato è che per finire la stagione in corso servirebbe un milione e mezzo e questa sarebbe stata la primaria richiesta avanzata dal presidente di Finalfa al gruppo vicentino che, in larga parte, pare intenzionato a non aderire. L’ostacolo principale resta la soluzione del problema legato al monte debitorio che non ha trovato, soprattutto sulle garanzie, ancora alcuna soluzione condivisa tra le parti
fonte: Corriere del Veneto