(di Andrea Benedetti Vallenari) Infortunio ormai alle spalle per Antonino Ragusa, atleticamente discreto, encomiabile l’impegno. Segnali positivi ed incoraggianti nella matinee della Primavera che al Menti ha ospitato il Napoli. Un paio di falcate a vele spiegate rilasciano cauto ottimismo, bicchiere mezzo pieno ma non colmo perché contrasti non ce ne sono stati (forse saggiamente evitati) e nelle movenze della punta di Marino manca ancora qualcosina che fa pensare a qualche fastidio ancora presente negli ingranaggi del motore. Il tangibile della prova offerta è ottimo comunque, un palo nel primo tempo e più di qualche ottima sovrapposizione condite nella ripresa con un gran gol che ha sbloccato le marcature. Ragusa notevolmente impegnato che ha disputato tutta la partita con un gran spirito, dialogando coi compagni con continuità e cogliendo dati importanti per lui stesso e per il Vicenza circa le sue condizioni.
Ottima senza dubbio la prestazione del baby-undici di Beghetto che annienta atleticamente e alla distanza i pari età del Napoli che giungevano al Menti col doppio dei punti in graduatoria. Reparto difensivo a cui si fatica trovare sbavature, Bragagnolo (’96) fa vedere belle cose soprattutto in fase di gestione. Romio (’97) sulla fascia destra macina chilomentri e nella ripresa sale in cattedra spiccando per intensità e costanza. Pize (’96) in mezzo parte alla grande colpendo anche una traversa poi cala alla distanza assicurandosi comunque la sufficienza piena.
Partita combattuta con buon fraseggio di entrambe le fazioni. Ragusa sicuramente un valore aggiunto e ben sfruttato dalla truppoa di Beghetto. Palo proprio del messinese bissato dal montante del sopracitato Pize. Napoli nettamente sottotono che non sprigiona un buon potenziale offensivo, tanto nervosismo per gli uomini di Saurini.
Seconda frazione quasi perfetta per i giovani biancorossi. Un paio di occasioni in avvio con Bartulovic (’96) e proprio Ragusa, che dopo 8 giri di orologio doma un palla sporca, se la sposta sul destro, apre il compasso e insacca. Inerzia fortemente scalfita, Sitta (’97) porta a tre i legni con una grande conclusione dalla trequarti. Capitan Camilli leader emotivo assieme a Gioele Rizzo ben figura decisamente. Al 60′ come detto staffetta con Ragusa che lascia il campo per Luigi Rizzo che poca dopo in una punizione dalla trequarti di sinistra pesca perfettamente Bartulovic, zuccata in solitaria e raddoppio. Entra anche Paganin figlio d’arte che pochi attimi dopo spara dopo un dribbling un bellissimo destro sotto il sette coronando al meglio la prestazione di tutta la squadra. Ciliegina sulla torta la paratissima di Kerezovic (’98) più giovane in campo che dopo una partita affrontata con gran personalità si toglie anche una bella soddisfazione.