Siamo quindi in una fase di stallo, ma in questo momento è soprattutto il Vicenza a prendere tempo, e il perché è presto spiegato. La società di via Schio ha assoluta necessità di monetizzare già in questo mercato di gennaio, ma vorrebbe cedere la metà di Frison facendolo restare in biancorosso fino a giugno. In questo modo si accontenterebbe anche mister Cagni, che continua a sostenere che Frison non si muoverà da Vicenza. La dirigenza berica era oggi a Udine, dove si giocava Udinese-Catania e, oltre alla società rossoblu, ha incontrato anche quella friulana, con cui sta stringendo un ottimo rapporto di collaborazione. Con la società di Pozzo il Vicenza sta cercando di trovare un’intesa per acquisire insieme il cartellino del terzino Biagio Meccariello, che potrebbe vestire il biancorosso già a gennaio, ed ha concesso un’opzione sul centrocampista italo-brasiliano Rodrigo Possebon (che l’Udinese aveva seguito a lungo in questi ultimi mesi). I colloqui hanno però riguardato anche Alberto Frison. La possibilità che i bianconeri lo acquistino e lo lascino a Vicenza fino a giugno esiste, ma al momento non pare che a Udine la questione portiere sia prioritaria. Ecco allora che il dt Paolo Cristallini sta portando avanti colloqui anche con il Milan. Il club rossonero ha seguito a lungo Frison, ricevendo dagli osservatori ottime relazioni e sta perciò valutando la situazione. Non è escluso che possa decidere di investire sul portiere del Vicenza per il dopo Abbiati, acquisendone la metà adesso e lasciandolo a Vicenza fino a fine stagione. Al momento però, la soluzione più probabile per Frison resta Catania (a 3 milioni si chiude), perché è ormai chiaro che il Vicenza deve ricavare in questo mercato un importo importante dalla cessione di Frison, sia che il portiere parta subito o che saluti a giugno.
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