Un pò di imprecisione e un Romero attento fra i pali negano però il vantaggio agli uomini di Madonna, che per poco non subiscono la beffa in chiusura di tempo ad opera di Pozzi (buona su dl lui la chiusura in uscita di Bardi). L’intervallo arriva comunque come manna dal cielo per i frastornati doriani. Alla ripresa del gioco il copione non sembra cambiare, sono sempre gli ospiti ad avere il pallino in mano. Ma al 55′ un lampo di Pozzi spettina gli equilibri del match: l’attaccante blucerchiato raccoglie al limite un pallone filtrante e scarica il diagonale che sorprende Bardi. Il copione non cambia, amaranto a fare la partita, liguri che giocano per il contropiede, senza rendersi particolarmente pericolosi. Dopo l’ora di gioco il Livorno cala di brutto, crescono gli uomini di Iachini. Madonna gioca la carta Bernacci per lo stremato Piccolo. Pozzi tira fuori dal cilindro un’altra magia, semina due avversari in area, poi stampa palla sulla traversa. Sembra fatta per la Samp, ma all’80’ Paulinho (nella foto) scodella sopra la barriera una deliziosa palombella dai 25 metri, con palla che termina la sua corsa alle spalle di Romero, invano proteso in tuffo. Un palo su tocco sottomisura di Bertani su azione d’angolo a 5′ dal termine è l’ultimo flash, poi le luci si spengono. Livorno rigenerato, che la “cura” Madonna (5 punti in 3 partite) sta traghettando lontano dai bassifondi, Samp che non riesce a dare continuità alla vittoria di Padova e resta lontana dall’idea di squadra schiacciasassi che tifosi e società blucerchiata vorrebbero veder realizzata.