Ma c’è spazio per parlare anche della contestazione nei confronti della società, delle trattativa per la cessione del pacchetto azionario mai andate in porto e degli obiettivi di questo Vicenza. “Tanti nomi si sono fatti, c’è stata la trattativa con Filippi, con una cordata napoletana, con l’avvocato Massone, ma nessuno ha mai dato le garanzie necessarie per chiudere la cessione. La maggior parte dei vicentini è con noi, eccezion fatta per una parte della curva che ha preso di mira me e mio padre – ha ribadito Dario Cassingena ai microfoni di Padova Goal – Non vedo perché dovremmo regalare qualcosa che non ci è stato regalato. Se non ci fosse l’attuale proprietà nel bene e nel male il Vicenza sarebbe a giocare col Montecchio in serie D o col Sarcedo. Non è una minaccia, noi siamo qui. Se qualcuno vuole venire ben venga, le nostre porte sono aperte. Per il bene del Vicenza faremmo qualsiasi cosa. Noi bene o male abbiamo sempre ottemperato ai nostri obblighi. Per adesso puntiamo alla salvezza, poi si vedrà. Poi possiamo anche ambire a qualcosa di più”. Non poteva poi mancare una battuta su Schiavi (che però salterà il derby perché squalificato), il cui passaggio al Padova via Parma ha fatto discutere. “Raffaele a noi ha dato tanto, gli faccio un in bocca al lupo per il futuro. Schiavi è un bravissimo difensore, è un giocatore votato fra i tre migliori difensori della categoria – ha concluso il vicepresidente biancorosso – Loro hanno fatto questa operazione col Parma, non sapevo che dietro c’era il Padova. Potevano venircelo a chiedere, non ci sarebbe stato nessun problema”.