Nel 29esimo turno il L.R. Vicenza si ritrova a giocare prima del Padova, in una sfida che ancora una volta ha una posta in palio altissima. I biancorossi cercano una vittoria che possa mettere pressione al Padova che andrà a giocare al “Turina” contro la Feralpisalò. L.R. Vicenza che dopo la sconfitta nel match contro l’ex Diana ed il pareggio arrivato al 94′ contro il Padova, sono tornati alla vittoria contro il Lumezzane grazie ad un gol di Rauti.
FOCUS ARZIGNANO: giallocelesti che dopo un lungo momento chiaramente positivo (la squadra del presidente Chilese è quarta in classifica dopo il ritorno in panchina di mister Bianchini ndr) arrivano dalla sconfitta contro la Virtus Verona. I precedenti sorridono agli uomini di Vecchi, con l’ultima vittoria ottenuta dall’ArzignanoValchiampo risale al marzo del 2023 quando dopo una doppietta del Loco Ferrari, Antoniazzi prima e il duo Parigi e Grandolfo regalarono i tre punti all’Arzignano al “Menti” nonostante l’espulsione nei minuti finali di Milillo. Per gli ospiti sono 35 i punti raccolti in 28 gare, sono 9 le vittorie con 8 pareggi e 11 sconfitte, 32 i gol fatti 35 quelli subiti. Undici dell’Arzignano che non dovrebbe presentare grosse novità, anche perché mister Bianchini non si priverà del trio composto da Rossoni, Boffelli e Milillo davanti a Boseggia. A centrocampo spazio a capitan Bordo con Lakti e Bernardi interni, e Cariolato e Boccia “quinti” rispettivamente di sinistra e destra. In attacco spazio a Lunghi e all’ex Minesso.
IL PERICOLO E L’ALLENATORE AVVERSARIO:
Non c’è bisogno di grosse presentazioni per Giuseppe Bianchini, tecnico nativo di Thiene che dopo aver concluso la carriera calcistica in serie C inizia quella di allenatore nel Montecchio Maggiore, sino a finire nell’Arzignano grazie alla chiamata del direttore sportivo Mattia Serafini che decise di affidargli la panchina lasciata libera da Spinale. Per un approfondimento maggiore vi lasciamo all’articolo scritto prima della sfida d’andata.
La squadra gialloceleste tra le sue fila non conta un solo pericolo, e forse quella frase di Bianchini detta prima del suo ritorno, in merito al non raggiungimento dei risultati positivi nonostante delle buone prestazioni giocate e che faceva riferimento al momento non dei migliori dell’Arzignano non era così utopia, dato che dal suo ritorno son cambiate diverse cose. Tra i calciatori “pericolosi” non possiamo non menzionare Andrea Mattioli, punta di 183cm che dopo essersi messo in mostra con la divisa delle giovanili del Sassuolo ha visto nella sua carriera vivere esperienze importanti a Pontedera e ad Ancona prima di Arzignano. Sono sette le reti siglate in ventisette presenze stagionali ed un assist servito ai compagni. Un gol ogni 228’, Mattioli ha giocato anche per la Nazionale italiana con l’U17 e U18 collezionando 15 presenze totali. Ma grande attenzione bisognerà fare anche al numero dieci, Alberto Lunghi, con i suoi quattro timbri stagionali (da applausi il gol a Salò segnato da metà campo ndr), e sulle palle inattive ai difensori dell’Arzignano, a partire dall’ex biancorosso Cariolato che finora ha centrato 2 gol e 4 assist, a Milillo e Boffelli ma sopratutto ai cinque assist di Salvatore Boccia.