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La campagna trasferimenti invernale ha chiuso a mezzanotte dopo più di un mese di voci, indiscrezioni e di trattative. In casa biancorossa non ci sono state sorprese e chi sperava nell’arrivo di un difensore per rinforzare il reparto arretrato ha compreso già dalle prime ore del pomeriggio che, perfezionata la cessione di Mogentale, il mercato biancorosso poteva ritenersi concluso. Il bilancio finale parla di cinque cessioni: Zamparo alla Torres, Cester alla Union Clodiense, e di due giovani, Pellizzari alla Dolomiti Bellunesi e Mogentale all’Hellas Verona, che avranno la possibilità di giocare con più continuità. Ha salutato Vicenza anche Greco che aveva il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e non aveva ricevuto proposte di rinnovo per cui ha deciso di prendere al volo l’offerta contrattuale (fino al 30 giugno del 2027 ndr) del Monopoli che sta lottando per la promozione diretta in serie B.

In entrata la dirigenza ha chiuso una unica operazione, il prestito dal Lecco, via Pisa, di Beghetto che ha le caratteristiche giuste per garantire a mister Vecchi una valida alternativa a Costa a sinistra. Adesso la parola passa al campo con i biancorossi impegnati a completare la rimonta sul Padova che nell’ultimo mese ha mostrato evidenti segni di difficoltà. Basti pensare che analizzando le ultime cinque partite in cui il L.R. Vicenza ha totalizzato 15 punti, il Padova ne ha collezionati 8 facendo peggio di Giana Erminio (12), Trento e Triestina (10), Feralpisalò, Pergolettese e Virtus Verona (9). Un cedimento che poteva essere forse anche prevedibile, ma che non deve ingannare perchè è sicuro che il Padova si riprenderà e difenderà il primo posto con tutte le forze a sua disposizione.

Ma il Lane sta senza dubbio meglio di qualche settimana fa quando a meno 10, erano in moltissimi a dare il campionato già finito. Storie già vissute, a noi torna alla mente la stagione 1992/1993 quando anche allora dopo la sconfitta subita a febbraio a Trieste per tantissimi, tifosi ed addetti ai lavori, la serie B era diventata irraggiungibile. Ed invece il Vicenza guidato da mister Ulivieri ripartì con cinque vittorie consecutive, tra cui quella di Carpi ottenuta con un gol di testa di Alberto Briaschi al 90′ che scatenò lo stesso entusiasmo vissuto dai tifosi biancorossi sabato a Meda. Anche in quel campionato il Vicenza perse immeritatamente ad Empoli (1-0) la gara di andata contro l’avversario diretto per la promozione, per poi vincere il match di ritorno in un “Menti” versione “Bombonera”, ribollente di tifo. Come finì allora lo sappiamo tutti, vinse la voglia di non mollare mai, di crederci sempre, perchè nel calcio niente è scontato e due più due non sempre fa quattro. E se è successo una volta, crederci con fermezza adesso è obbligatorio anche perché Vicenza e i suoi tifosi hanno ampiamente dimostrato di non centrare nulla con la serie C.

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net