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Così Loris Zonta intervenuto ai microfoni di TVA Vicenza ospite di Rigorosamente Calcio dove ha parlato di calcio e non, ma dove il pensiero è andato al derby perso contro il Padova domenica pomeriggio:

Ci sono mancati sia Rossi che Carraro, il mediano è un ruolo molto dispendioso ed è difficile che giochino sempre i soliti. Il mister solitamente sceglie in base agli avversari e, per quanto mi riguarda,  cerco di adattarmi in base al compagno con cui gioco, ad esempio con Della Latta mi sono dovuto abbassare”. 

Cos’ho detto ai compagni nell’intervallo di Padova? Ho detto che stavamo facendo una gran partita e che l’avremmo pareggiata nella ripresa ma il Padova si è chiuso e non è stato facile. Ripartiamo dalla prestazione per tornare subito a prenderci i tre punti”.

Il mediano biancorosso ha poi continuato parlando della sua esperienza a Taranto nella scorsa stagione:

“Mi ha fatto bene, ero arrivato ad un punto in cui mi mancavano stimoli e li ho trovati insieme a certezze e consapevolezza. A Taranto sono migliorato anche perché ho dovuto assumermi il rischio della giocata. È stata un’esperienza diversa, lontanissimo da casa, poi ho trovato un allenatore particolare che mi aiutato quotidianamente, oltre ad un gruppo fantastico. Tornando qui è stato importante trovare la fiducia del mister”.

Successivamente c’è stata una parentesi in cui Zonta ha parlato della sua laurea in psicoeconomia, conseguita il 24 novembre 2021, e del suo futuro quando appenderà gli scarpini al chiodo:

Zonta nel giorno della laurea

Noi calciatori abbiamo un po’ di tempo libero e quello che consiglio a tutti è di trovare un hobby oppure una passione che aiuti nella vita, e sono sicuro che dopo aver ottenuto la laurea farò anche altro. Quando smetterò di giocare mi piacerebbe stare in questo mondo, magari in una società, però non ho fretta di decidere anche perché finché il fisico ne lo consentirà andrò avanti a giocare”.

Il centrocampista biancorosso, ha concluso parlando della tifoseria biancorossa:

Ho sempre avuto un buon rapporto con i tifosi, ho giocato ottimi campionati ed altri, obiettivamente, meno positivi. Quando non c’è più stata la sintonia ho provato una nuova esperienza, è una cosa che succede dappertutto. Detto questo è un onore indossare la maglia biancorossa. Per me Vicenza è casa, seguivo il Lane anche l’anno scorso da Taranto, e giocare per la squadra della mia città è un onore e una grande responsabilità”.
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