Le parole del capitano Vladimir Golemic a fine gara:
“Dall’arrivo del nuovo mister, abbiamo fatto cose straordinarie e penso che abbiamo mandato alla nostra gente un messaggio importante, vogliamo il sold out ai playoff, vogliamo una carica importante, se loro mettono questa passione e ce la trasmettono, noi la sentiamo. Ci danno quella carica che ci permette di fare una corsa in più, anche quando magari uno si sente stanco e pensa che non ce la fa, poi invece sente la carica del pubblico e di tutto l’ambiente, quindi è importantissimo.
Noi volevamo chiudere bene il campionato davanti al nostro pubblico, ne abbiamo parlato tra di noi e con il mister che era molto arrabbiato perché nelle ultime partite avevamo sempre preso un goal, volevamo fare le cose fatte bene e oggi è stata una bella partita, chiuderla così davanti al nostro pubblico, preparandoci per quello che arriverà, perché il bello arriva adesso.
Ammonizione? Non mi va di commentarla, secondo me non c’era nemmeno il fallo, poi ho l’impressione che a volte ci ammoniscono troppo facilmente, senza pensarci, ho parlato anche con l’attaccante e gli ho detto “amico, sei un metro e novanta, andiamo spalla a spalla, ti anticipo e ti butti così?” e lui mi ha risposto “eh, sono un attaccante che devo fare?”. Mi è dispiaciuto, perché poi non so come sarebbe andata, se avessi o meno giocato l’ultima, non ne avevamo ancora parlato con il mister, perché come abbiamo detto dall’inizio del percorso con il mister, noi pensiamo una partita alla volta, quindi anche oggi è andata così. Eravamo tutti in diffida e abbiamo giocato tutti, non ci abbiamo pensato due volte, per quanto mi riguarda, io ci tenevo molto ad essere disponibile anche per l’ultima gara per la squadra, poi è andata com’è andata, ero molto arrabbiato.
Più certezze con il mister? Abbiamo avuto più certezze, poi magari qualcuno che non aveva molto spazio è andato altrove a trovarlo, abbiamo sfoltito la rosa, chi voleva più spazio è andato via. Così facendo tutti si sono sentiti considerati e dentro ad un progetto nel quale siamo tutti focalizzati sullo stesso obiettivo. Poi abbiamo lavorato sulle nostre certezze, quando sono arrivati i risultati, hanno alzato l’autostima di tutti, perché di qualità ne abbiamo e con la forza dei risultati diventa automatico fare sempre le cose fatte bene. Quando poi pareggi, torni in spogliatoio arrabbiato perché la vuoi sempre vincere, quindi quella mentalità che ci ha portato il mister partita dopo partita, pensando sempre a combattere, combattere, combattere, è stata la cosa fondamentale.
Play-off? Sono una lotteria, quello che fai durante il campionato ai play-off non conta più, secondo me è molto importante come arrivi, anche mentalmente. Noi ci arriviamo stando bene, in salute, arriviamo veramente con lo spirito giusto per fare i play-off da protagonisti.
Fascia da capitano? Mi sento veramente orgoglioso di essere venuto qui a Vicenza e aver ricevuto dopo pochi mesi la fascia. I ragazzi hanno riconosciuto in me quelle caratteristiche di leadership per dare loro una mano fuori e dentro dal campo, anche come esempio. Il mister quando è arrivato è stato subito chiaro con tutti noi più grandi, lui mi considerava il leader del gruppo e avere la fascia è bello ma ci sono anche altri leader dentro lo spogliatoio e lui è stato chiaro subito con tutti. Per me rappresenta un grande orgoglio indossarla ma anche una grande responsabilità, perché essere un capitano e un leader di una squadra significa essere sempre giusto, applicarsi sempre, essere sempre d’esempio, è una grande responsabilità ma è anche bello per me.
Giovani? Quando sono stati chiamati in causa hanno sempre fatto bene, vuol dire che hanno potenzialità e qualità importanti, non è facile quando magari non giochi per un paio di partite e poi ti buttano dentro e tu fai una grande partita, come ha fatto anche Fantoni a Renate, ma come anche hanno fatto Sandon o Greco o Delle Monache. Tutti quanti loro, quando sono stati chiamati in causa, hanno fatto veramente bene, quindi è una cosa importante per loro quando vedono noi più vecchi e quello che stiamo facendo, perché dobbiamo ad ogni allenamento portare l’atteggiamento giusto per fare bene e dare loro un esempio giusto da seguire. In questo modo anche i giovani cercano di non fare di meno di quello che facciamo noi. Quindi è una bella cosa, perché durante i play-off per squalifiche o non squalifiche o infortuni, saranno considerati tutti, saremmo tutti uniti verso un obiettivo, non possiamo ovviamente giocare tutti, però ognuno darà il suo contributo con le proprie caratteristiche.
Vecchi ha detto che puntiamo alla serie B? Sì. Abbiamo l’ultima partita di campionato fuori casa e poi arriverà quello che vogliamo fare noi, come ha detto il mister, anche noi la pensiamo nello stesso modo, siamo completamente con lui, ma penso anche la piazza abbia percepito questa cosa. Spesso si dice che se puoi immaginare una cosa, la puoi fare e noi veramente vogliamo questa promozione vincendo i play-off”.