Confente 7: Nella seconda parte di gara risulta determinante: sui tiri dalla distanza di Fumagalli, nelle uscite ma soprattutto quando intercetta la conclusione di Fall da pochi passi che poi Ierardi rinvia sulla linea.
Ierardi 6,5: Si rivede (finalmente) il giocatore che sfrutta la sua fisicità anche nella metà campo avversaria ed è sempre dentro la partita dal primo all’ultimo minuto.
Golemic 6: Non bello da vedere ma efficace, anche se, a dirla tutta, qualche pallone sparacchiato poteva essere gestito meglio.
Cuomo 6: Gara non priva di sbavature, perdonabili per stavolta, perché era alla prima con pochi giorni di allenamento con la nuova squadra.
De Col 6,5: Sfrutta un errore della difesa del Giana ma ha il merito di farsi trovare nel posto giusto sulla palla rimessa in area da Della Morte. Nel primo tempo spinge molto sul suo versante, poi cala alla distanza
Cavion 6,5: La coppia con Rossi funziona bene, risultando pulita, verticale e meno macchinosa di quanto si vede solitamente. Ogni tanto ha l’evitabile tendenza di portare a spasso il pallone ma nel bilancio la sua è una buona prova. (dall’ 88′ Tronchin s.v.: spiccoli finali in cui peraltro trova il modo di rendersi utile)
Rossi 7: Metronomo dalla grande intelligenza tattica, detta i giusti tempi alla squadra, verticalizzando e liberandosi della palla, senza sterili esercizi di stile, fine a se stessi (dall’ 88′ Proia s.v.: entra nel triplice cambio finale, toccando praticamente un solo pallone)
Costa 5,5: Poco lucido sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Noi lo avremmo sostituito prima (dall’ 88′ Sandon s.v.: il tempo di una scorribanda in fascia e arriva il fischio finale)
Della Morte 7,5: Fino a quando ne ha è una spanna sopra a tutti: presente in tutte le zone del campo, segna, fa gli assist e mette lo scompiglio nella difesa del Giana, in più aiuta i suoi in fase di contenimento. Poi finisce la benzina e deve rientrare ai box (dal 70’ Jimenez 5: brutto ingresso in campo per lo spagnolo che non incide e in più perde anche dei palloni in maniera banale in un momento importante della gara. Serve molta più fame, se si vuol far strada…)
Pellegrini 5,5: Pecca di ingenuità, finendo “cornuto e mazziato”, come in occasione del fallo che subisce quando ormai è lanciato solo davanti alla porta, ma che l’arbitro non fischia (anche) perché si ostina a rimanere in piedi. La sua in generale non è una partita negativa. Deve imparare a usare a suo vantaggio e con maggior malizia gli episodi che è bravo a crearsi (dal 73′ Rolfini 6,5: Bravo a sfruttare le sue doti per andare a realizzare il gol della tranquillità. Lanciato in porta, palla al piede, difficilmente sbaglia le scelte)
Ferrari 5,5: Che creare “feeling” con gli arbitri non sia la sua specialità ormai è un dato di fatto. Certo ormai è un “must” anche la direzione arbitrale che punisce ogni suo minimo intervento e lascia correre le rudezze dei difensori avversari. Come se ne esce è difficile da capire, per un giocatore che volenti o nolenti usa la sua fisicità come grimaldello: se “scientificamente” non gli viene permesso di farlo è un bel problema. La sua gara comunque era iniziata bene, con una presenza importante in entrambe le reti biancorosse, poi anche lui alla distanza perde lucidità e ritmo gara e forse spendere il cambio di Rolfini con lui invece che con Pellegrini poteva essere una buona idea.
Vecchi 6: Il L.R. Vicenza interpreta bene la gara, almeno fino al gol del Giana che paradossalmente parte da uno schema d’angolo ben riuscito da parte della coppia Rossi-Costa. Alcuni problemi però rimangono da risolvere: in particolare una forma fisica che va ritrovata per tutti i novanta minuti. Qualche perplessità rimane anche sulla gestione dei cambi. La triplice sostituzione al novantesimo pare un po’ tardiva, anche alla luce della condizione atletica e agonistica di qualche interprete.