La conferenza stampa di presentazione di Werner Seeber e Stefano Vecchi:
Rosso: “Siamo qui perché a seguito della prestazione negativa di domenica ci sono stati degli avvicendamenti abbastanza importanti. Voglio ringraziare Rinaldo Sagramola e mister Diana che hanno dimostrato attaccamento e passione per il loro lavoro. Purtroppo i risultati inficiano anche il lavoro positivo svolto da professionisti seri. La scelta di Seeber era dovuta perché avevamo bisogno di qualcosa che conoscesse l’ambiente, le nostre necessità, come lavoriamo e di cui avessimo particolare fiducia. E’ una persona corretta, seria e ha le idee chiare su quello che c’è da fare”.
Seeber: “Come ha già detto il presidente è stata una cosa veloce e anche molto inaspettata. Fa ancora piacere tornare qui e mettermi a disposizione e mettermi al servizio della società, della città e della squadra per cercare di dare una mano in questo momento non positivo. Stiamo cercando di trovare le giuste dinamiche per risolvere i problemi e mettere tutti nelle condizioni migliori di esprimere il loro potenziale. Daremo un grosso contributo per raggiungere gli obiettivi”.
Matteassi: “Anch’io ci tengo a ringraziare Sagramola e Diana con cui ho lavorato per tutto l’impegno che hanno messo. Domenica dopo la sconfitta abbiamo deciso di cambiare guida tecnica e affidarci a Stefano Vecchi che non ha bisogno di tante presentazioni perché lo conoscete bene tutti. Conosce bene la categoria, l’ha già vinta e ha accettato subito con grande entusiasmo e voglia di fare bene. Mercato? Faremo sicuramente qualcosa in entrata e in uscita. Prima il mister deve conoscere la squadra e poi tireremo le somme. Siamo convinti di avere una squadra importante, poi è chiaro che qualche problema c’è se siamo a 18 punti dalla prima. Di sicuro ci saranno tante uscite, e faremo qualche entrata che sia utile al gruppo”.
Vecchi: “Ringrazio, il presidente, la società e i direttori che mi hanno coinvolto in questa nuova avventura. Non si può rifiutare Vicenza perché è una piazza prestigiosa che fa sognare, trasmette passione e non c’entra nulla con questa categoria. Mi piacerebbe che Vicenza fosse un punto di arrivo per me perché vorrei ripetere gli stessi risultati che ho ottenuto negli ultimi anni. Le cose che mette a disposizione la società servono per vincere, e qua c’è tutto per farlo. Voglio riconquistare la categoria e sono carico per farlo qui. E’ evidente che non sarà facile, ci sono poche poche possibilità quest’anno di poter arrivare a questo sogno. In questo momento la classifica dice che bisogna preparare una partita alla volta, e raggiungere la posizione di classifica migliore per provare a giocarci il sogno attraverso i playoff. Vicenza non può ragionare in serie C da squadra che vivacchia e finisce una stagione senza obiettivi. Io vengo qui perché voglio costruire qualcosa, nei momenti difficili se si portano le idee queste ti sostengono nei momenti difficili come adesso. Spero, come ho fatto a Bolzano e a Salò, di trasmettere quella mentalità che serve per fare bene e creare le basi per vincere subito, oppure creare qualcosa di importante”.
Qual è l’obiettivo?
“L’obiettivo in questo momento è fare una partita alla volta e giocarci i playoff nella posizione migliore con delle chances importanti. Un’anno e mezzo di contratto credo sta a confermare un segnale di voler intraprendere un cammino, poi so benissimo che i risultati fanno la differenza e questo l’ho pagato anch’io in prima persona quest’anno”.
Come ha trovato il gruppo mentalmente?
“Li ho visti disponibili e speranzosi nel poter trovare delle soluzioni per dare una svolta a questa situazione. La sensazione è di un gruppo di ragazzi ben consapevoli e consci del momento, hanno anche bisogno di essere sostenuti. Non c’è mai nulla di scontato, conta il presente e andare in campo dando tutto per ricambiare la passione dei tifosi. Da fuori i giocatori li conosco molto bene e qualcuno lo volevo con me a Salò. Ho grande fiducia che questa squadra abbia dei valori superiori a quelli che sta dimostrando”.
Per le prossime due settimane ha già stilato il calendario degli allenamenti?
“Si, era un un programma già definito prima. I ragazzi hanno bisogno di staccare perché la serie C non ha la sosta però ho avuto subito un segnale positivo perché ho chiesto di rientrare un giorno prima e si sono dimostrati disponibili”.
Arriva da due realtà completamente diverse da Vicenza, è un vantaggio?
“Non lo so, sicuramente il fatto di aver costruito e lavorato a Bolzano dove c’è una realtà molto inquadrata, organizzata e dove c’è una programmazione, e di aver vinto a Salò, credo mi possa permettere di avere una visione di quello che può servire per vincere. Qui non può essere un limite avere una società che ti mette a disposizione tutto e giocare in uno stadio con 10 mila persone. I tifosi dobbiamo portarli noi dalla nostra parte. Il Lane è nel cuore di tante persone”.
Ha già deciso come giocherà tatticamente?
“Stiamo valutando con lo staff, ovviamente un’idea me la sono già fatta. Sto cercando di recepire e capire in cosa si sentono più sicuri e dove ci sono le certezze maggiori. Nella scelta del modulo ho ancora qualche dubbio e mi prendo ancora del tempo”.
Rispetto al suo credo calcistico è una rosa già completa?
“Questa è una squadra con individualità e un organico importanti, poi ci stiamo già confrontando per darmi opportunità diverse”.
Quanto sarà importante trovare dei punti di riferimento in spogliatoio?
“Non è detto chi porta la fascia in campo sia il più rappresentativo. Magari è un leader tecnico e non caratteriale. Oppure possiamo fare come a Bologna che cambiano ogni partita. Se all’interno del gruppo ci sono più leader bisogna che poi venga fuori sul campo”.