Le dichiarazioni di Giuliano Laezza al termine di Pro Vercelli-L.R. Vicenza:
“Uscito malconcio? Sto bene, un po’ di affaticamento, dovuto anche un po’ al campo e al caldo.
Un momento importante? Sì, sicuramente è un momento importante, c’è bisogno di rimanere con i piedi per terra e avere l’umiltà ancora di continuare il nostro percorso, senza pensare tanto ad altre situazioni e rimanere concentrati ed essere sul pezzo, perché ci sono ancora quattro partite da giocare, saranno sicuramente difficili, però dobbiamo essere concentrati su noi stessi e pensare a fare il nostro.
Risultato del Padova cosa cambia nella testa? Sapevamo del risultato del Padova, però non cambia niente, perché ci siamo parlati, ci siamo detti che dobbiamo fare il nostro percorso, quindi al di là del Padova e di altri risultati, dobbiamo pensare sempre a noi stessi, siamo veramente molto concentrati nel fare il nostro percorso.
Secondo tempo? Non so se sia subentrata anche un po’ di stanchezza, poi giustamente la Pro Vercelli è una squadra con giocatori importanti e, infatti, nel secondo tempo ci ha messo anche un po’ in difficoltà, però sappiamo che ogni partita nasconde delle difficoltà e dobbiamo affrontarle come abbiamo fatto oggi.
Comi cliente scomodo? Comi è un giocatore importante, non devo presentarlo io, sapevamo il valore del giocatore, sapevamo che dovevamo essere molto attenti in area perché erano molto bravi su questo. Poi siamo stati bravi a ripartire e fare goal. La mia giocata? Ho visto Morra attaccare la profondità e ho pensato che potesse essere l’occasione giusta.
Che clima c’è adesso? Il clima è sempre stato positivo. Siamo un grandissimo gruppo, fatto di persone che si vogliono bene, stiamo bene insieme, ci divertiamo, siamo molto uniti. Cercheremo di fare il massimo, ci aspettano altre quattro partite da giocare alla morte.
Hai fermato, al momento, il numero 9 più forte di girone per numeri? Sì, ci sono attaccanti forti, ma lui è uno di quelli che ha veramente fatto cose importanti. Quindi sapevamo il valore del giocatore, siamo stati attenti e bravi a limitarlo”.